10 cose da tenere presenti prima di mettere un libro in commercio

Nel mondo dell’editoria, del marketing declinato in chiave libresca, della pubblicizzazione dell’attività artistica non ci sono certezze granitiche. La strategia che può funzionare bene per un autore e un libro può non essere adatta per un altro. Ogni caso è specifico e unico.

In questo mare magnum di variabili ci sono però alcuni punti fermi, degli step che possono aiutarvi a ritagliarvi una vostra nicchia, a costruire il vostro brand e il vostro pubblico.

Riprendendo un pezzo dell’Huffington Post, ecco 10 cose da tenere presenti, prima di commercializzare il vostro libro.

 

1. Non basta inserire contenuti sui social. Dovete combinare la creazione di contenuti con gli sforzi nel vero senso della socializzazione. Scrivere post e caricarli non basta, ciò che serve è interagire con le persone, commentare, leggere ciò che scrivono gli altri. Siate sicuri di condividere contenuti ma creare anche conversazioni. Non potete solo postare, insomma, perché così facendo nessuno vi seguirà.

2. Non provate ogni strada. Soltanto perché online è possibile fare praticamente di tutto non significa che abbiate bisogno di provare di tutto. Non perdete la testa per ogni nuovo social o app che scoprite. Pensate alla vostra nicchia, e a quello che ha più senso per voi. Dove pensate di poter trovare dei lettori? Andate prima lì. Per un autore oggi è fondamentale iniziare con un sito o un blog personale, perché il pubblico si aspetta che voi ne abbiate uno. Create il vostro spazio, uno spazio che parli prima di tutto di voi e solo dopo del vostro libro.

3. Non cercate di fare promozione verso tutti. Non esiste un sito “tutti.com”. Conoscere il pubblico a cui ci si rivolge è essenziale per gli autori sotto diversi punti di vista. Una volta che avrete individuato chi sono i vostri lettori-tipo sarà più semplice trovarli online. Potrete rendere migliore il vostro libro, sapendo per chi state scrivendo. (Piccolo consiglio: Quando identificate il vostro pubblico fatelo pensando a una sola persona. Lasciate che questo tipo incarni tutti i valori e le caratteristiche del vostro pubblico e poi pensate di scrivere i vostri contenuti dialogando con quella persona).

4. La tartaruga può battere la lepre. Una mail standard da mandare a tutti può sembrare allettante, quando avete poco tempo a disposizione e la lista delle cose da fare ha le dimensioni di un papiro egizio. Ma non cedete alla tentazione. È meglio ritagliarsi dei momenti per scrivere messaggi personalizzati (per parlare o proporre il vostro romanzo, per chiedere dei pareri) che mandare mail tutte uguali. Potrebbe sembrarvi un lavoro lunghissimo, ma ne vale davvero la pena.

5. L’era del generalismo è tramontata. Trovate la vostra nicchia, affinate le vostre capacità, sviluppate il vostro pubblico e siate brillanti. Siate degli specialisti, rafforzate i vostri punti di forza e non uscite dalla strada che avete tracciato.

6. Fate piani a lungo termine. L’obiettivo di costruirsi un pubblico è quello di tenere queste persone con voi mentre sviluppate i vostri progetti. I feedback e i commenti che ricevete possono servire a rendere il vostro libro migliore. Usate le domande che vi vengono poste come spunti per il prossimo post che pubblicherete sul blog, oppure come materiale per le vostre storie. E tenete presente che le domande che il pubblico vi fa sono un ottimo modo per capire cosa interessa loro di più, quali sono gli aspetti che li interessano o li preoccupano.

7. Parlare con le persone è un privilegio. Non perdetevelo. Qualche volta siamo talmente impegnati, le nostre menti corrono al prossimo impegno che dovremo affrontare che non ci godiamo e non diamo il giusto peso alla conversazione che stiamo intrattenendo nel presente. Date valore a ogni conversazione e a ogni individuo. Potrebbe sembrarvi un luogo comune, ma sul serio, si raccoglie quello che si è seminato.

8. Follower coinvolti. Tutti teniamo sotto costante controllo i numeri dei nostri profili social, è una sorta di gioco. Quanti like ha ottenuto quel posto? Quanti follower ho guadagnato questa settimana? Vedere i vostri numeri crescere può essere una gratificazione istantanea, ma non scherziamo: meglio avere 1000 follower davvero interessati, che 10.000 che non sanno niente di voi. Cercate di coinvolgere le persone, di creare un rapporto che duri.

9. Iniziate adesso. Iniziate a sviluppare il vostro brand non appena avete l’idea giusta per il libro. Non è mai troppo presto per crearsi un pubblico e iniziare il dialogo.

10. Date valore ai consumatori. Non basta conoscere il pubblico a cui vi rivolgete, dovete pensare di creare contenuti che abbiano per loro un valore. Poi fate un passo indietro e osservate, leggete, ascoltate e rispondete.

 

Oggi condividere esperienze, idee e storie non è mai stato così semplice, ma di contro intercettare un segmento di pubblico e soprattutto legarlo a noi non è mai stato così complesso. Dedicate del tempo a pianificare la vostra attività promozionale e di condivisione sui diversi social giorno per giorno, e abbiate pazienza. Roma non è stata fatta in un giorno. Per ottenere dei risultati ciò che conta è non arrendersi ed essere costanti.


Cosa ci dite, amici scrittori ma anche blogger? Il web ha creato delle possibilità prima sconosciute per chi vuole condividere i propri pensieri, il proprio lavoro, i propri pezzi. Ma quanto è complesso trovare qualcuno che ci legga? Qualcuno che ci segua con assiduità? Mettere solo contenuti sui social serve a poco, se poi non c’è un pubblico di persone interessate al nostro lavoro? Siamo curiosi di conoscere le vostre esperienze, i vostri pensieri, le vostre strategie. 

 

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