10 curiosità su J. M. Barrie e il suo personaggio più famoso, Peter Pan

Dalla vita drammatica dell'autore alle prime bozze dell'opera, dove Pan era il cattivo

Il 19 giugno 1937 moriva di polmonite a Londra Sir James Matthew Barrie, meglio noto semplicemente come J. M. Barrie, scrittore e drammaturgo scozzese.

La sua fama è legata a doppio filo a quella del suo personaggio immaginario più famoso, Peter Pan, e alle sue avventure sull’Isola che non c’è. In realtà, però, anche Barrie ebbe una vita avvincente, seppure drammatica…

Aspettando l’uscita di “Alice e Peter” su Prime Video il 22 aprile, scopriamo insieme 10 curiosità sull’autore, sulla genesi della sua opera più famosa e sui personaggi che sono diventati – merito anche dei tantissimi adattamenti cinematografici e televisivi, a partire da quello Disney del 1953 – patrimonio dell’umanità.

 

1. È STATO IL PRIMO AUTORE A “UCCIDERE” SHERLOCK HOLMES

Prima che Conan Doyle “facesse fuori” Sherlock Holmes in “L’ultima avventura” (1893), il suo amico e compatriota J. M. Barrie pubblicò un racconto satirico in cui il famoso detective andava incontro alla sua fine. Quindi, l’autore di Peter Pan è stato effettivamente il primo a uccidere Sherlock Holmes.

2. ERA PIUTTOSTO ECCENTRICO

Amava ordinava cavolini di Brussels a pranzo solo perché gli piaceva pronunciare la parola, ad esempio.

3. EBBE UNA VITA SENTIMENTALE MOVIMENTATA

Nel 1894 sposò l’attrice Mary Ansell, conosciuta a Londra durante la messa in scena della sua commedia “Walker”. I due divorziarono nel 1909, senza aver consumato, dopo che la donna ebbe una relazione con un altro commediografo e autore, Gilbert Cannan. Nonostante il matrimonio, Barrie ebbe un rapporto molto intimo con Sylvia Llewellyn Davies, e i suoi cinque figli – George, John (Jack), Peter, Michael e Nicholas (Nico) – che sarebbero stati fonte d’ispirazione per i Bambini sperduti. Dopo la morte del marito di Sylvia, Arthur, lo “zio Jim” supportò finanziariamente i ragazzi e divenne uno dei loro tutori alla morte della madre.

4. FONDÒ UNA SQUADRA DI CRICKET INSIEME AD ALTRE CELEBRITÀ

Fondò una squadra di cricket di celebrità insieme a G. K. Chesterton, Arthur Conan Doyle, Jerome K. Jerome, A. A. Milne e H. G. Wells. Si facevano chiamare gli Allahakbarriesin, nell’errata convinzione che le parole arabe “Allah akbar” significassero “Il cielo ci aiuta” invece di “Dio è grande”. La squadra fu attiva tra il 1890 e il 1913.

5. LA PRIMA APPARIZIONE DI PETER PAN È IN UNA STORIA PER ADULTI

Ironia della sorte, il ragazzo che non voleva crescere fece la sua prima apparizione in un libro per adulti, “L’uccellino bianco” (1902). A rendere il personaggio famoso fu però la commedia che Barrie produsse due anni più tardi, un vero successo di pubblico. Per il suo libro l’autore prese in considerazione diversi sottotitoli, tra cui “Il ragazzo che odiava le madri”, che fu però bocciato dal suo editore. A partire dal 1929 i proventi derivati dai diritti d’autore dello spettacolo sono devoluti ai bambini del Great Ormond Street Hospital di Londra.

6. IL NOME WENDY È STATO RESO POPOLARE MA NON INVENTATO DA BARRIE…

Anche se divenne popolarissimo dopo che Barrie lo usò per il personaggio della maggiore dei fratelli Darling in “Peter Pan”, il nome Wendy veniva usato sin dal XIX secolo come diminutivo di Gwendolyn e ci sono anche prove che, prima che Barrie lo cristallizzasse come nome femminile, venisse usato per gli uomini.

Una scena del film “Alice e Peter”, in uscita su Prime Video.

7. … COSÌ COME NEVERLAND

I dizionari riportano come prima occorrenza della parola un quotidiano di Sidney, nel 1892, dodici anni prima che Barrie firmasse la sua commedia, ambientata in un mondo magico che si situa oltre quello normale. “Never Never Land” è anche un’espressione australiana, attestata a partire dal 1884, che si riferisce all’entroterra più remoto del Paese. L’uso della parola per indicare “un luogo immaginario, illusorio o utopico” è comunque precedente a Barrie – si trova per la prima volta nel Cornhill Magazine nel 1900.

8. IL VERO PETER PAN FU EDITORE E PUBBLICÒ “MARY POPPINS”

L’uomo che ispirò il personaggio di Peter Pan, Peter Llewellyn Davies, figlio adottivo di Barrie, divenne un editore e pubblicò il libro “Mary Poppins” di P. L. Travers. Funestato dalla depressione, si gettò sotto un treno nel 1960. Secondo alcuni biografi, però, non fu lui ma un altro dei fratelli Llewellyn Davies, David, la principale fonte di ispirazione per il personaggio.

Hugh Jackman è Barbanera nel film “Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è” (2015)

9. I CIOCCOLATINI QUALITY STREET DEVONO A LUI IL LORO NOME

Si deve a una delle opere teatrali meno note di Barrie, “Quality street”, ambientata durante le Guerre Napoleoniche e messa in scena nel 1901, il nome di una famosa linea di cioccolatini inglesi.

10. CAPITAN UNCINO NON ERA IL CATTIVO, IN ORIGINE

Capitan Uncino, in origine, non era il cattivo della storia. Venne inserito in una bozza successiva della commedia per mere ragioni pratiche: serviva del tempo per cambiare i fondali di scena e per questo Barrie inserì un interludio contenente una nave pirata. Nella prima versione dell’opera, il villain era Peter Pan stesso, descritto dall’autore come “un ragazzo demoniaco”, che rapiva i bambini direttamente dai loro letti nel cuore della notte. Anche se con l’introduzione del pirata l’immagine di Pan migliorò nettamente, Barrie non lo aveva mai immaginato come un eroe in senso classico.

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