“1994”: su Sky il capitolo conclusivo della serie sull’Italia di Tangentopoli

Otto episodi per raccontare l'anno che segnò la fine della Prima repubblica e l'avvento di Berlusconi

Una serie ideata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo. Con Stefano Accorsi, Miriam Leone, Guido Caprino, Antonio Gerardi, Laura Chiatti, Paolo Pierobon. Dramma, storico. Italia, 2019

 

Tutto pronto per l’esordio di “1994”, questa sera in simultanea su Sky Atlantic e su Sky Cinema 1, l’atto conclusivo della trilogia iniziata con “1992”. Una serie in otto puntate per mettere il punto alle vicende dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere, se non ad amare.

Insieme ai prequel 1992 e 1993, 1994 racconta la fine della Prima Repubblica e l’inizio della Seconda, anni che hanno cambiato profondamente il nostro Paese. La Storia con la esse maiuscola passa attraverso gli occhi e le storie di persone comuni, la cui vita si intreccia con quelle dei protagonisti realmente esistiti del periodo.

Anno nuovo, stessi interpreti. Tornano Leonardo Notte (Accorsi), Pietro Bosco (Caprino) e Veronica Castello (Leone), che hanno fatto di tutto, nelle stagioni precedenti, per conquistarsi il loro posto al sole e oggi sembrano aver compiuto ognuno la propria metamorfosi.

Leo, sopravvissuto all’agguato al Jolly Hotel, è saldamente al fianco di Silvio Berlusconi (Pierobon), “l’uomo nuovo” della politica italiana. Veronica è passata da donna dei potenti a donna di potere, ma si accorgerà presto che il mondo della politica non è poi così diverso da quello dello spettacolo. Pietro, nonostante tutto, continua a essere guidato dai sentimenti, cosa che, prima o poi, rischia di ritorcerglisi contro.

Gli otto episodi, diretti da Giuseppe Gagliardi (1,2,3,5) e Claudio Noce (4,6,7,8), sono ognuno incentrato su un singolo personaggio o un evento, una novità rispetto all’andamento trasversale che abbiamo visto fino a oggi.

In tal senso spicca per innovazione e scrittura l’episodio 5, che racconta l’incontro per salvare il Governo con protagonisti Bossi e Berlusconi, nella villa del Cavaliere in Sardegna. Colpi di scena a non finire e una serie di avvenimenti che cambierà la storia di tutti i personaggi. Ad arricchire la messa in scena, l’uso di lenti anamorfiche vintage anni ’70.

Con uno sguardo patinato ma che non tradisce mai i suoi personaggi, e riuscendo a non prendere mai, nemmeno per un secondo, una posizione politica o ideologica, “1994” riesce a raccontare la storia giocando con echi di un passato nemmeno troppo lontano e che inevitabilmente strizza l’occhio al presente.

E se la storia non può essere cambiata, come se la caveranno i nostri personaggi?

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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