5 buone ragioni per farsi ispirare da Stephen Hawking

All’ultima notte degli Oscar Eddie Redmayne si è aggiudicato il premio come Migliore attore per la sua camaleontica prova nei panni di Stephen Hawking nel film La teoria del tutto, adattamento della biografia di Jane Hawking, Verso l’infinito.

Avete visto il film al cinema? Non ancora? Noi ve lo consigliamo caldamente (qui potete trovare la recensione della pellicola su Parole a Colori).

Intanto ecco 5 motivi per cui prendere la figura dell’astrofisico britannico a modello, e magari dare una chance al libro della moglie Jane, per conoscerlo meglio non solo come uomo di scienza ma come persona.

 

1. Il saggio Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo di Stephen Hawking, pubblicato nel 1988, ha venduto una cosa come 10 milioni di copie ed è stato tradotto in 40 lingue. Una vera e propria pietra miliare della divulgazione scientifica.

2. Hawking ha di fatto battuto la morte. Nonostante, dopo la diagnosi, i medici gli avessero pronosticato meno di due anni di vita, Hawking è sopravvissuto per più di 50.

3. Stephen ha ricoperto a Cambridge lo stesso ruolo di Isaac Newton. Wow.

4. L’astrofisico è stato il primo paraplegico a provare il volo a gravità zero. Un onore meritato, voi che ne dite?

5. Hawking ha approvato il film e l’interpretazione di Redmayne, definendola molto buona. E ha anche fatto le congratulazioni ufficiali all’attore sulla sua pagina Facebook.


 

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