“5 è il numero perfetto”: la graphic novel di Igort diventa un film noir

Toni Servillo protagonista della storia ambientata nella Napoli degli anni '70, piovosa e notturna

Un film di Igor Tuveri. Con Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte,  Emanuele Valenti. Drammatico, 100′. Italia 2019

Nella Napoli degli anni ’70, piovosa e notturna, Peppino Lo Cicero è un guappo, un sicario di seconda classe della camorra in pensione, costretto a tornare in pista dopo l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per cominciare una nuova vita. Ad affiancarlo, troviamo il sanguinario Totò ‘O Macellaio, amico e complice di un’intera vita, e Rita, l’amante di sempre.

 

Presentato alle Giornate degli autori della 76° Mostra del Cinema di Venezia, “5 è il numero perfetto” è il coraggioso tentativo di portare sul grande schermo una delle graphic novel italiani più apprezzate degli ultimi anni a livello internazionale, il volume omonimo del 2002 di Igort.

Ambientato nei vicoli di una Napoli piovosa, deserta e grigia – sembra la versione nostrana di Gotham City – degli anni ’70, il film segue le vicende di Peppino Lo Cicero, interpretato da Toni Servillo, sicario in pensione che torna in pista dopo l’omicidio del figlio, in una storia dalle tinte noir in cui amicizia, vendetta, malavita e tradimento si fondono.

Diretto dallo stesso Igort, che ne cura scelte artistiche e visive, “5 è il numero perfetto” si dipana frame dopo frame proprio come se fossimo davanti al fumetto stesso, in un gioco di inquadrature funzionali al racconto. I richiami all’originale sono evidenti, a partire dalle scelte cromatiche molto poco realistiche, che accentuano il contrasto tra luci e ombre.

Costruito egregiamente, con uno sguardo ironico e intrigante, il film è sicuramente un buon prodotto, forse fin troppo lineare nella sceneggiatura, tanto da risultare, dopo la sorpresa iniziale, alquanto prevedibile.

 

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