“Aftersun”: il ricordo di una vacanza e lo studio della figura di un padre

Il film di Charlotte Wells è semplice e lineare, ma anche capace di emozionare molto

Un film di Charlotte Wells. Con Paul Mescal, Francesca Corio, Celia Rowlson Hall. Drammatico, 96′. Gran Bretagna, USA 2022

Sophie ripensa ai momenti di gioia condivisa e all’intima nostalgia delle vacanze trascorse con suo padre vent’anni prima. I ricordi, reali e immaginari, riempiono gli spazi tra le registrazioni. La ragazza cerca di riconciliare la sua memoria del padre con l’uomo che non ha mai conosciuto.

 

Si dice che il rapporto tra un padre e una figlia sia speciale, unico, fondato sull’amore reciproco e che non cambi con il progredire dell’età. La figlia vede nel padre l’uomo forte e invincibile; il padre considera la figlia un’eterna bambina da proteggere.

Calum (Mescal) ha 31 anni, Sophie (Corio) 11. La differenza di età è così ridotta che qualcuno potrebbe scambiarli per fratello e sorella. Invece lui è un padre single che deve occuparsi della figlia durante il periodo estivo.

“Aftersun” di Charlotte Wells ci racconta la vacanza spensierata e gioiosa vissuta dai due in Turchia nel passato, rievocata dalla Sophie ormai trentenne che vuole cercare di conciliare i ricordi con l’uomo che non ha mai conosciuto.

Lo spettatore osserva i dialoghi, le passeggiate, le esperienze fatte e riprese dalla coppia con la telecamera. Una vacanza dal sapore antico emerge da queste registrazioni, ma trasmette anche una forza nuova, avvolgente, tenera.

Paul Mescal e Francesca Corio formano una coppia perfetta, dimostrando alchimia umana e artistica sulla e una grande complementarietà attoriale. Gli attori spariscono nei rispettivi personaggi che prendono letteralmente vita e trasmettono a chi guarda grande tenerezza.

“Aftersun” è un film semplice, lineare, ma allo stesso tempo potente, che strappa più di una lacrima e di un sorriso allo spettatore.

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