Al cinema | Crazy for football

Un film di Volfango De Biasi, Francesco Trento. Documentario, 73′. 2016

Il calcio è uno sport che, da un lato, può rende folle anche la persona più misurata e tranquilla che ci sia, dall’altro può rendere “un pazzo” una persona “normale”.

Scusate il giro di parole, ma non credo ci siano altri modi per presentare il documentario “Crazy for football” di Volfango De Biasi, presentato in autunno alla Festa del Cinema di Roma e in uscita nei cinema.

La malattia mentale è qualcosa che, ancora nel 2016, spaventa i più. Questo atteggiamento di chiusura e paura è dovuto a ignoranza e pregiudizio. I pazienti psichiatrici sono ancora oggi additati a vista, emarginati, trattati talvolta come pericolosi criminali.

Solo in pochi provano ad andare oltre le apparenze e conoscere gli uomini e le donne che sono colpiti da una malattia che devasta completamente la vita.

Il paziente psichiatrico, dal canto suo, desidera vivere una vita “normale”, ma spesso i demoni della sua mente gli impediscono di farlo e gli stessi medicinali che gli sono somministrati per curarsi lo rendono assente dalla realtà che lo circonda.

Fortunatamente ci sono alcuni medici che credono che per curare una persona sia importante inserirla in un progetto, farla sentire viva.

Il dottor Santo Rullo ha sostenuto con forza la bontà dello sport e in particolare del calcio, visto come momento terapeutico. Per questo ha deciso di formare una squadra di calcetto per partecipare ai primi Mondiali di pazienti psichiatrici che si sono nel 2015 in Giappone.

Il regista Volfango De Biasi ha abbracciato con entusiasmo il progetto, filmando per oltre 180 ore tutte le fasi del progetto, dalla selezione dei calciatori alla preparazione tecnico-atletica diretta dall’allenatore Enrico Zanchini e dall’ex campione di pugilato Francesco Cantatore fino alla spedizione giapponese.

“Crazy for football” non è documentario sui dei pazzi che si illudono di essere calciatori, bensì è il racconto di un gruppo di uomini che, nonostante tutto, con coraggio e forza hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, vincendo la sfida più importante della loro vita.

Un film delicato, toccante, semplice e diretto attraverso il quale lo spettatore osserva fatiche, paure e storie dei pazienti-calciatori e capisce che cosa rappresenti per ognuno di loro giocare questo Mondiale.

De Biasi segue con discrezione e bravura i diversi passaggi del progetto, alternando scene di allenamento ad altre dove al centro ci sono il dottor Rullo, Zanchini e Cantatore che si relazionano con i ragazzi come fossero dei veri atleti e non dei malati.

Lo spettatore è coinvolto in maniera intensa nella splendida avventura di questo gruppo di uomini e non può non tifare per loro durante il Mondiale che comunque, al di là del risultato, tutti i partecipanti possono dire di avere vinto.

Alla fine della proiezione sarete pazzi per questa squadra e probabilmente aspetterete di rivederli in campo e sostenerli nel 2018, quando il campionato del mondo si terrà a Roma.

 

Il biglietto da acquistare per “Crazy for football” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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