Al cinema: Inferno

Un film di Ron Howard. Con Tom Hanks, Felicity Jones, Ben Foster, Omar Sy, Irrfan Khan, Sidse Babett Knudsen, Fausto Maria Sciarappa, Ana Ularu. Thriller, 121′. 2016

Tratto dal romanzo omonimo di Dan Brown

Il nostro pianeta soffre di un grave forma di sovrappopolamento. Il rischio concreto è quello di somigliare sempre più a una gigantesca carrozza del metrò nell’ora di punta, con le risorse energetiche e alimentari non più sufficienti a sostenere l’intera popolazione mondiale.

Di questo parlano da tempo addetti ai lavori e capi di stato. Ma esiste una soluzione definitiva al problema? Difficile dirlo. Madre Natura, nel corso dei secoli, è intervenuta a suo modo sfoltendo la popolazione, con epidemie, carestie, disastri climatici.

Dan Brown, nel quarto libro della serie con protagonista il professor americano di simbologia Robert Langdon (Hanks), “Inferno”, ha affrontato proprio questo delicato tema, unendo thriller e action. Come fa presagire il titolo, questa volta sono Firenze, il Sommo Poeta Dante e la prima cantica della Divina Commedia al centro della storia.

Il regista Ron Howard non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di completare la trilogia iniziata con “Il codice Da Vinci” e proseguita con “Angeli e demoni”, portando sul grande schermo anche questo romanzo che aveva tutte le potenzialità per incantare il pubblico.

Lo spettatore entra subito nel pieno di una trama ricca di colpi di scena e improvvisi cambi di alleanze, dove è arduo capire chi sia davvero il cattivo e chi stia facendo il doppio gioco.

Il protagonista si risveglia ferito e convalescente in un letto d’ospedale fiorentino, accudito dalla bella dottoressa Sienna Brooks (Jones). Costretto a scappare insieme alla donna, dovrà cercare di superare la momentanea amnesia e ricostruire quanto gli è successo nelle ore precedenti l’incidente. Perché è ricercato dall’Organizzazione Mondiale della Salute, dalla polizia e da una spietata killer? Quali segreti porta con sé? E di chi può fidarsi veramente?

Insieme a Sienna, Langdon sarà coinvolto in una drammatica lotta contro il tempo per fermare il folle piano di Zobrist (Foster) e dei suoi seguaci, intenzionati a diffondere un virus letale che potrebbe causare miliardi di morti.

Tom Hanks e Felicity Jones in una scena del film.

“Inferno” è un film costruito su ritmo accelerato, intenso e vibrante che tiene lo spettatore incollato allo schermo, soprattutto nella seconda parte.

La sceneggiatura è stata in parte modificata rispetto al romanzo originario per adattarsi al cinema, e risulta ben scritto, incalzante e dotata di buon pathos. Il libro di Dan Brown aveva sicuramente una maggiore forza politica e filosofica che qui si perde, in favore di una drammaturgia più retorica e prevedibile, ma comunque interessante.

Ron Howard alla regia è sinonimo di solidità, esperienza e talento. Qui storia e cultura incontrano il genere thriller, in un film che non perde mai di vista il suo fil rouge.

Tom Hanks è ormai perfettamente calato nel ruolo del professor Langdon e risulta credibile, asciutto e solido nel dare anima e carisma al suo personaggio.

Felicity Jones è una partner valida, e conferma quanto di buono è stato scritto su di lei negli ultimi tempi. L’attrice inglese, poliedrica e camaleontica, conquista il centro della scena con bravura soprattutto nella seconda parte.

Il resto del cast è altrettanto talentuoso e adeguato ai ruoli, fornendo un convincente contributo alla riuscita del film.

Il finale è forse la parte meno riuscita e più scontata dell’adattamento – e anche quella che più differisce dall’originale -, ma rimanda comunque allo spettatore l’idea che molto spesso è l’uomo l’autore di tormenti danteschi che sarebbe opportuno evitare.

 

Il biglietto da acquistare per “Inferno” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto (con riserva); 5)Sempre.





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