Un film di Damien Chazelle. Con Emma Stone, Ryan Gosling, J. K. Simmons, Finn Wittrock, Sonoya Mizuno. Commedia, 126’. USA, 2016

 

Dopo il gelo di un anno fa con “Everest”, il direttore artistico Alberto Barbera ha deciso di cambiare rotta e aprire la 73° Mostra del cinema di Venezia con un film che fa danzare e sognare a ritmo di jazz.

L’enfant prodige Damien Chazelle, dopo aver stupito pubblico e critica all’esordio con “Whiplash”, si conferma un talento da tenere d’occhio per il futuro, oltre che un grande conoscitore di musica. Se nel suo primo film aveva puntato tutto sulla fisicità e il talento degli interpreti, stavolta cambia registro costruendo una pellicola d’effetto, visivamente impegnativa, che lascia agli attori un ruolo quasi secondario.

La La Land” è un musical hollywoodiano in stile anni ‘30 e ‘40, periodo in cui Fred Astaire e Ginger Rogers dominavano la scena danzando in coppia. Per i giovani di oggi, che non hanno avuto modo e forse desiderio di vedere alcune delle loro pellicole in bianco e nero, il film di Chazelle è un ottimo modo di avvicinarsi a un genere cinematografico particolare, che solitamente o si ama o si odia.

Al centro del racconto la storia d’amore tra due giovani sognatori, interpretati da Ryan Gosling ed Emma Stone. Come spesso avviene, il primo incontro tra i due è burrascoso, durante un gigantesco ingorgo in tangenziale a Los Angeles. Siamo nella città dei sogni, e invece che con urla e parolacce Chazelle sceglie di aprire il suo film con una grandiosa scena di ballo in cui gli automobilisti cantano e danzano, uscendo dalle vetture.

Mia (Stone) lavora come cameriera di un caffè negli studios della Warner e sogna di diventare un’attrice; Sebastian (Gosling) è un talentuoso pianista che spera un giorno di aprire un suo locale jazz. Cupido li fa incontrare, portandoli poi a vivere una storia scandita dalle stagioni e dai successi musicali.

È la musica, infatti, a scandire i passaggi più importanti delle vite dei due protagonisti, trascinando lo spettatore in un sogno colorato, magico e intenso.

Se la colonna sonora fa la parte da leone sono degne di menzione anche le scenografie e soprattutto le complesse coreografie studiate per colpire, divertire ed emozionare il pubblico. Il film, per quanto bello da vedere, risulta un po’ lungo, il ritmo non sempre costante.

La coppia formata da Ryan Gosling ed Emma Stone per quanto elegante e talentuosa non buca lo schermo fino in fondo. Manca quella scintilla che spinge a tirare fuori il fazzoletto dal taschino e commuoversi davvero.

Il lungo e poetico finale è una sorta di sliding doors musicale, magari un pizzico troppo melenso, ma nel complesso piacevole.

 

Il biglietto da acquistare per “La La Land” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva).

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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