Al cinema: La ragazza del mondo

Un film di Marco Danieli. Con Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Pippo Delbono. Drammatico, 104′. 2016

Fede e religione sono oggi argomenti rischiosi si cui parlare, vista l’attualità è rischioso che ci troviamo a vivere. La fede è per i più qualcosa di personale e intimo, eppure capita anche che condizioni le nostre scelte e i rapporti con il mondo esterno.

Marco Danieli, all’esordio nel lungometraggio con “La ragazza del mondo”, mostra coraggio artistico e drammaturgico nello scrivere e dirigere un film che racconta la vita di Giulia (Serraiocco), una giovane appartenente ai Testimoni di Geova.

Entrare all’interno di una comunità religiosa per raccontarla senza cadere in facili cliché o farsi guidare dai pregiudizi è ancora compito delicato per il mondo del cinema. Gli sceneggiatori della “Ragazza del cielo” ci riescono mettendo in primo piano la quotidianità di una ragazza normale, studentessa di ragioniera, figlia e sorella affettuosa, attivista partecipe nel fare proseliti.

Giulia è anche una giovane donna che desidera proseguire negli studi e fare nuove esperienze, innamorarsi. Così quando incontra per caso Libero (Riondino), un ex detenuto squattrinato, ne rimane affascinata, iniziando con lui una relazione proibita. Nonostante il rischio di venire estromessa dalla comunità per aver dato confidenza a un “ragazzo del mondo”, Giulia sceglie di seguire il cuore e l’istinto, arrivando a fuggire con Libero in cerca di una vita diversa.

Michele Riondino e Sara Serraiocco in una scena del film.

Non lasciatevi ingannare da questa sommaria sinossi, “La ragazza del mondo” non è né una commedia romantica né un film critico versi chi abbraccia i Testimoni di Geova. Semmai è un film che possiamo definire femminista 2.0, soprattutto nel suo evidenziare la volontà della protagonista di decidere senza condizionamenti cosa fare della propria vita, rivendicando con orgoglio e carattere la propria identità.

Sara Serraiocco, già apprezzata due anni fa in “Salvo”, si conferma attrice di talento, carisma e personalità. Indossa con naturalezza i panni di Giulia, dandole un’anima, un carattere e una precisa connotazione psicologica. Non ci stupiremmo se il suo nome fosse presente tra le nomination per i David di Donatello, il prossimo anno.

Michele Riondino è un partner valente e credibile per la Serraioco. Insieme i due formano una coppia artistica riuscita.

La regia di Marco Danieli è ferma, puntuale, solida, rivela un talento e una sicurezza inusuali per un esordiente.

Il finale è forse un po’ troppo allungato, ma ciò nonostante evita di cadere nel prevedibile, esaltando invece la forza e il desiderio di libertà delle donne, vere protagoniste nel mondo.

 

Il biglietto da acquistare per “La ragazza del mondo” è: 1)Nemmeno regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre (con riserva).





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