Al cinema | Mister Felicità

Un film di Alessandro Siani. Con Alessandro Siani, Diego Abatantuono, Carla Signoris, Elena Cucci, Cristiana Dell’Anna. Commedia, 90’, 2017

“Felicità, è un bicchiere di vino con un panino” cantavano Albano e Romina quale decennio fa, ma temo che la celebre coppia avrebbe qualche difficoltà a ripetere queste parole positive dopo aver assistito alla proiezione di “Mister Felicità”, nuovo film di Alessandro Siani.

Chi da tre anni segue le mie recensioni su questo sito sa bene quanto io sostenga con convinzione e passione il cinema italiano, sforzandomi sempre di trovare un qualche lato positivo nelle pellicole nostrane.

Se però il biglietto da visita per il 2017 del nostro cinema è “Mister Felicità”, prepariamoci a dodici mesi di pane duro e cicoria.

Personalmente trovo Alessandro Siani diversamente simpatico e discretamente convincente in alcune performance. Dopo il mediocre “Si accettano miracoli” di due anni fa, speravo che l’attore e regista napoletano fosse capace di un colpo di coda artistico e autoriale.

Purtroppo, invece, “Mister Felicità” è solo una brutta accozzaglia di gag sulla carta comiche ma che nella sostanza trasmettono solo malinconia e tristezza a chi guarda.

Se l’idea di partenza – come uscire da un momento buio – poteva risultare interessante, lo sviluppo narrativo e la messa in scena ben presto appaiono poveri di idee e originalità, oltre che di brillantezza e ritmo.

Arianna (Cucci) è una pattinatrice in crisi dopo una brutta caduta avvenuta in mondovisione. Per riprendersi si sottoporrà alle cure di un motivatore sui generis, il disoccupato e indolente Martino (Siani).

Diego Abatantuono in una scena del film.

Stanlio e Ollio hanno costruito il loro mito su una comicità fatta più di azione che di parole, e a loro sono seguiti grandi duo come quello formato da Pozzetto e Villaggio. Pensare però, nel 2017, di riproporre un simile repertorio e costruirci sopra un film senza avere il talento e la personalità dei suddetti mostri sacri sembra più un peccato di presunzione artistica che altro.

Dispiace vedere attori d’esperienza e talento come Diego Abatantuono e Carla Signoris coinvolti nel vuoto drammaturgico e registico di una storia che fatica a stare in piedi e non trova mai una chiara identità.

Dispiace sottolineare come l’astro nascente Cristiana Dell’Anna – da molti scoperta in “Gomorra – La serie”, da qualcuno conosciuta da anni per la soap “Un posto al sole” – nel ruolo di Caterina, sorella di Martino, risulti sbiadita, incapace di mostrare carattere o forza scenica.

In conferenza stampa Alessandro Siani si è speso molto per sottolineare come l’obiettivo del film, da lui visto come una favola moderna, fosse quello di far al contempo sorridere e riflettere il pubblico, parlando di un mondo oggi assai avaro di gioie. Con tutta la buona volontà non ci sentiamo di dire che l’obiettivo è stato centrato, tutt’altro.

Degne di menzione e di un convinto plauso le belle scenografie e l’elegante ed esperta fotografia, che soddisfano, quelle sì, gli occhi del pubblico.

Per il resto allo spettatore, alla fine della proiezione, non resta che correre al bar e mangiarsi un panino, sperando di recuperare almeno in parte la felicità perduta guardando questo film.

 

Il biglietto da acquistare per “Mister Felicità” è: 1)Neanche regalato (con riserva); 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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