Al cinema: Mr Cobbler e la bottega magica

Un film di Tom McCarthy. Con Adam Sandler, Cliff Smith, Ellen Barkin, Melonie Diaz, Elli, Steve Buscemi, Dustin Hoffman. Commedia, 99′. 2014

Mr Cobbler, locandina

Dimmi che scarpe indossi e ti dirò chi sei. Potrà sembrarvi una sciocchezza, ma se ci pensate la scelta di cosa mettere ai piedi distingue una persona da tutte le altre.

La scarpa è un accessorio estremamente personale e il calzolaio, mestiere ormai in via di estinzione, ogni giorno vede sfilare davanti a sé decine di persone e ha il compito di garantire comodità e benessere a ciascuna.

Il Premio Oscar Tom McCarthy, partendo dal vecchio proverbio “to walk man’ shoes”, che in italiano suona come “mettersi nei panni di qualcun altro”, ha deciso di mettere in scena una favola moderna che mostri quanto la vita possa essere imprevedibile ed eccitante anche se si fa, in apparenza, un mestiere umile.

Lo spettatore fa la conoscenza di Max (Sandler), malinconico calzolaio di New York che lavora nel negozio di famiglia senza prospettive per il futuro. Max non ha una donna, vive ancora con la madre ed è arrabbiato per l’abbandono improvviso e doloroso del padre Abraham (Hoffman).

Adam Sandler è un calzolaio alla ricerca di se stesso.
Adam Sandler è un calzolaio alla ricerca di se stesso.

Un’esistenza noiosa e ripetitiva, la sua, dove può contare almeno sull’amicizia del barbiere Jimmy (Buscemi), finché un giorno, per caso, si vede costretto a utilizzare una vecchia cucitrice del padre per completare un lavoro. Un imprevisto che per Max si rivela straordinario quando, calzando le scarpe appena finite, assume magicamente le sembianze del cliente.

Dopo l’incredulità iniziale, il calzolaio capisce di avere tra le mani l’opportunità di dare finalmente una scossa alla sua piatta e monotona esistenza. Un dono straordinario, certo, ma anche da usare con cautela. Max se ne renderà conto quando sarà coinvolto in un losco affare immobiliare ordito da una spregiudicata donna d’affari, interpreta da Ellen Barkin.

“Mr Cobbler e la bottega magica” è un film gradevole, divertente e allo stesso tempo malinconico e introspettivo, dove al centro ci sono l’importanza della figura paterna e il rapporto padre-figlio.

La sceneggiatura è ben scritta, lineare, toccante in alcuni momenti ma anche capace di regalare buoni spunti comici e riflessivi.

Steve Buscemi in una scena del film.
Steve Buscemi in una scena del film.

La struttura narrativa, però, convince solo in parte. Dopo una partenza giustamente lenta e compassata, nella parte centrale il film diventa dinamico e brioso, assumendo toni degni della commedia pirandelliana “Uno, nessuno e centomila”, per perdere però vivacità e ritmo di nuovo nel finale, con un allungamento di brodo prevedibile ma comunque fastidioso.

La regia di McCarthy è sicura, esperta, creativa, da vita a una favola capace di emozionare e divere allo stesso tempo.

Adam Sandler è perfetto nel ruolo dell’uomo disilluso e alla ricerca di se stesso. La sua interpretazione è delicata e intensa, ma ha anche buoni tempi comici – a lui più congeniali.

Dustin Hoffman e Steve Buscemi si confermano attori di valore e d’esperienza interpretando con maestria e incisività i rispettivi personaggi.

Il finale, anche se prevedibile, commuove e fa sorridere lo spettatore spingendolo a credere che le scarpe che tendiamo a dare per scontate possono essere magiche oltre che comode.

 

Il biglietto da acquistare per “Mr Globber e la bottega magica” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio (con riserva); 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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