Al cinema | Resident Evil – The final chapter

Un film di Paul W. S. Anderson. Con Milla Jovovich, Ali Larter, Iain Glen, William Levy, Ruby Rose, Shawn Roberts, Eoin Macken, Fraser James. Azione, 106′. 2016

Avviso ai naviganti: prima di vedere quest’ultimo capitolo della saga di “Resident Evil” è consigliabile fare un rapido ripasso delle puntate precedenti, perché altrimenti si corre il rischio di non cogliere il sottile fil rouge che unisce “The final chapter” alle altre.

Nonostante all’inizio del film la protagonista Alice (Jovovich) faccia del suo meglio per portare lo spettatore dentro la storia facendo il punto della situazione, la confusione rimane forte.

Se i fan della saga riusciranno senza grande fatica a calarsi nell’impianto drammaturgico fatto di inseguimenti, spari, zombi ed esplosioni, tutti gli altri avranno qualche problema. Anche perché, togliendo l’audio, resta ben poco sul piano dell’intreccio e delle emozioni.

A seguito degli eventi raccontati in “Resident Evil Retribution”, l’umanità è ridotta ai minimi termini. Alice, tradita da Wesker a Washington e unica sopravvissuta del gruppo che avrebbe dovuto combattere le orde di non morti, deve fare ritorno nel luogo in cui l’incubo ha avuto inizio, Raccoon City, dove la Umbrella Corporation sta radunando le forze per sferrare un attacco fatale contro i superstiti all’Apocalisse.

Milla Jovovich in una scena del film. 2016

In una lotta contro il tempo, Alice, privata delle sue capacità sovrumane, si riunirà agli amici di una volta in una nuova improbabile alleanza e vivrà la sua avventura più difficile, per cercare di sconfiggere zombie e altri mostri mutanti e salvare il genere umano, che rischia di precipitare nell’oblio.

“Resident Evile – The final chapter” è di fatto un one woman show di Milla Jovovich, che mette in campo anima, corpo, grinta e buona personalità per rendere la sua Alice un’eroina moderna, simile per certi versi al Bruce Willis salvatore dell’umanità di altre pellicole.

L’attrice serbo-americana non basta però a colmare i limiti di un film stiracchiato e ripetitivo, di cui onestamente penso che non si sentisse l’esigenza.

Gli amanti di zombie e affini magari si gusteranno le scene di grande impatto visivo delle battaglie tra i non morti e i vivi, ma poi finiranno anche loro per annoiarsi come tutti gli altri, ad ascoltare dialoghi alquanto modesti e poco incisivi.

Il film segna l’atto conclusivo per la saga di Resident Evil? Difficile da dire, non volendo fare spoiler. Ci limitiamo a far presente che Milla Jovovich meriterebbe magari di cimentarsi ancora nel ruolo di cazzutissima eroina, in nuove e più avvincenti avventure però.

 

Il biglietto da acquistare per “Resident Evil : The final chapter” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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