Alla scoperta di nuovi sapori: parliamo di seitan e tofu

di Federica Zanoni (Kikka)

 

Seitan e tofu compaiono sempre più spesso sulle tavole degli italiani. Conoscete queste proteine vegetali? Nell’appuntamento di oggi con la rubrica dedicata al benessere proverò a raccontarvi qualcosa in più di questi due alimenti dai nomi bizzarri.

Fino a pochi anni fa, i due prodotti si acquistavano soltanto nei negozi specializzati per vegani e vegetariani; oggi, invece, possiamo trovarli nel banco-frigo dei supermercati “tradizionali” e le riviste di cucina propongono sempre più spesso ricette facili ma sfiziose che li vedono protagonisti.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la rotazione degli alimenti nella nostra dieta e il rispetto della stagionalità nella scelta di frutta e verdura sono le basi per il nostro benessere e per il rispetto dell’ambiente. Ma niente vieta di provare anche dei prodotti non propriamente italiani, dando una chance a sapori esotici.

Alcune allergie e intolleranze mi hanno portata ad escludere dalla mia dieta diversi alimenti: agrumi, funghi, lievito di birra, peperoni e altro ancora. Per scelta – prima di gusto, quando ero una bambina, poi consapevolmente a partire dall’adolescenza – non mangio carne e in larga parte neppure pesce.

Ho eliminato alcuni alimenti che per molti sono fondamentali, ma questo mi ha spinta ad assaggiarne, scoprirne e introdurne nella mia dieta altri, diciamo inediti. Tra questi, il seitan e il tofu.

Il seitan è un impasto altamente proteico di tradizione mediorientale, diffuso in Italia dalla cucina macrobiotica. In commercio lo si può trovare al naturale, tagliato a fette oppure a cubetti, sottovuoto, pastorizzato e conservato in vasi di vetro, affumicato o aromatizzato.

Il procedimento per la sua realizzazione è lungo e laborioso: la farina integrale di grano tenero viene messa in acqua, lavata finché rimane solo la parte proteica, il glutine, e infine cotta. Il glutine può essere estratto anche dal farro o dal grano Khorasan.

Il contenuto in termini proteici è simile a quello della carne, ma si tratta di proteine a basso contenuto biologico. Il seitan ha dalla sua il fatto di avere un basso contenuto di grassi. Naturalmente non è adatto a chi soffre di celiachia o ha delle intolleranze al glutine.

Se volete provarlo, online potete trovare tutta una serie di ricette che lo prevedono, semplici e sfiziose. Da provare, ad esempio, le polpette e gli spiedini di seitan.

Il tofu, o “formaggio di soia”, invece, viene consumato da secoli in Cina e Giappone come alternativa ai prodotti animali, abbinato a riso, verdure e alghe. Viene prodotto partendo dai fagioli di soia gialla, ammollati in acqua, frullati e infine cotti. Il composto così ottenuto viene filtrato fino a ottenere il latte di soia. Una volta tolta l’acqua con il caglio, si ottengono i panetti di tofu, bianchi e soffici al taglio.

Nei negozi il prodotto si può trovare fresco, sottovuoto oppure pastorizzato.

Io lo accompagno a verdure stufate e aromatizzate al rosmarino, al posto della carne, ma anche in questo caso le idee originali per utilizzarlo non mancano.


E anche per oggi è tutto. Non ci resta che augurarvi buon appetito e buona settimana, in attesa del prossimo appuntamento con il mondo dell’alimentazione naturale, del benessere e del buon cibo.

 

 

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