L’arte della pirotecnica in Italia: la storia dei fratelli Martinelli

Dalla Lucania ai palcoscenici internazionali, quando i fuochi d’artificio sono una questione di famiglia

di Angelo Lacerenza

 

Nobile e affascinante, l’arte della pirotecnica è uno dei simboli della cultura e delle tradizioni popolari del nostro paese.

I fuochi d’artificio sono da sempre appuntamenti imperdibili, soprattutto in primavera ed estate, capaci di attirare, da nord a sud, migliaia di spettatori.

I fuochi uniscono tecnologia e arte; in essi si mescolano luci, colori, forme, suoni e disegni geometrici per creare, in chi assiste, ciò che può essere descritto con un’unica parola: emozione.

Realizzati in maniera artigianale, sono il risultato di una forma d’arte suggestiva e spettacolare, ma allo stesso tempo misteriosa e poco conosciuta. Non esistono infatti libri o manuali che spieghino come produrre tali artifici, perché l’arte del fuoco è una tradizione orale, visiva e manuale che si trasmette in famiglia di generazione in generazione.

Un esempio di talento e creatività in questo settore è rappresentato dalla ditta pirotecnica Fratelli Martinelli, gestita da Vito e Antonio, che lavorano e vivono nella cittadina di Avigliano, a pochi passi dal capoluogo lucano.

L’attività produttiva di fuochi d’artificio fu avviata nel 1947 dal nonno materno e successivamente proseguita dagli zii che hanno trasmesso ai due nipoti l’antica tradizione familiare. Oggi i fratelli Marinelli conservano con riserbo nella propria fabbrica teorie, regole, segreti e mestiere.

L’impegno profuso nell’instancabile ricerca della perfezione tecnica, con l’aggiornamento continuo e la sperimentazione costante, ha valso loro una professionalità ormai pienamente riconosciuta.

L’estro, i colori e la precisione di esecuzione dei loro spettacoli ottengono sempre unanime consenso dagli esperti in tutta Italia. Infatti i fratelli Martinelli hanno inventato e perfezionato una propria cultura pirotecnica, uno stile di preparazione e allestimento dei fuochi d’artificio unico nel suo genere, caratterizzato da particolari coreografie sceniche, giochi di colori, effetti luminosi e visivi, disegni geometrici e precisione esecutiva.

La ditta lucana, affermata sul palcoscenico nazionale, nell’ultimo ventennio ha partecipato con successo a diverse manifestazioni e gare pirotecniche in diverse regioni d’Italia, ottenendo risultati eccellenti.

Nel 1994, ad esempio, ha vinto il festival nazionale dei fuochi d’artificio ad Aci Bonaccorsi (CT), nel 1999 il titolo di migliori pirotecnici d’Italia nel “Gran Premio del Mediterraneo” di Calamonaci (AG) e nel 2011 la medaglia d’oro sulla piazza di Scafati (SA).

L’originalità, l’umiltà e la bravura dei due artigiani lucani è la dimostrazione di come l’Italia dei grandi talenti sia più viva che mai.

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