“Away”: un film d’animazione concettuale, un viaggio emotivo

Gints Zibalodis cura animazione, musiche, regia e produzione di questo film lettone

Un film di Gints Zilbalodis. Animazione, 75′. Lettonia 2019

Un ragazzo e un uccellino sono in viaggio attraverso una strana isola, cercando di tornare a casa.

 

Nato dalla mente e dalla mano di Gints Zibalodis, giovane regista e disegnatore lettone, “Away” potrebbe essere definito un cartone concettuale, che parla di una storia di (ri)formazione dell’essere umano attraverso il viaggio di un ragazzo alla scoperta della natura.

Quello che colpisce di questo film è l’abilità di Zibalodis di gestire animazione, musiche, regia e produzione interamente da solo. Seppure i disegni non perdano mai quel senso di rudimentalità – probabilmente una scelta stilistica -, “Away” è visivamente piacevole, caratterizzato da colori vivi e tratti nitidi.

I paesaggi e le ambientazioni, in particolare, sono molto ben curate e grazie all’assenza di dialoghi, sostituiti da suoni ricchi e melodici, il film genera un bell’effetto rilassante, trasportando lo spettatore in un viaggio mentale ed emotivo, in armonia con i sentimenti di sorpresa e meraviglia del protagonista nel riscoprire la natura rigogliosa e incontaminata.

Questo viaggio, però, funziona fino a un certo punto. La scelta di suddividere il racconto in capitoli spezza il ritmo, e a tratti risulta persino noiosa. In un racconto visivo, in cui si cerca di trasmettere un’emozione solo attraverso suoni e immagini, essere costantemente interrotti è fastidioso e controproducente – non sempre, infatti, l’attenzione dello spettatore torna, una volta che la si è persa. È oggettivamente difficile rimanere immersi quando, improvvisamente, lo schermo si oscura per far spazio a un titolo.

Nel complesso, sarebbe sbagliato pensare ad “Away” come a un classico cartone animato perché, in effetti, non lo è. È come se il regista avesse voluto riabituare gli occhi dell’uomo all’estetica di un panorama naturale libero e incontaminato. Passando dal rosso di una terra inquinata e arida al verde della foresta di bambù, dove il ragazzo riscopre l’acqua potabile, “Away” è un viaggio emotivo.

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Federica Gamberini
Bolognese di nascita, cittadina del mondo per scelta, rifugge la sedentarietà muovendosi tra l’Inghilterra (dove vive e studia da anni), la Cina, l’Italia e altre nazioni europee. Amante della lasagna bolognese, si oppone fermamente alla visione progressista che ne ha la signorina Lotti, che vorrebbe l’aggiunta della mozzarella. Appassionata di storie, nel tempo libero ama leggere, scrivere, guardare serie TV e film, e partecipare a quanti più eventi culturali possibile.

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