“Between us”: il matrimonio è davvero la tomba dell’amore?

Rafael Palacio Illingworth dirige una commedia attuale, con protagonisti Olivia Thirlby e Ben Feldman

Un film di Rafael Palacio Illingworth. Con Olivia Thirlby, Ben Feldman, Adam Goldberg, John Ross Bowie, Peter Bogdanovich. Commedia, 100′. USA, 2016

 

Henry (Feldman) e Diane (Thirbly) sono trentenni a Los Angeles. Stanno insieme da sei anni, non sono sposati e non hanno figli. Non dovrebbe essere un problema, soltanto, eventualmente, una libera scelta, eppure le pressioni sociali premono in maniera irritante sulla coppia, che vive il delicato passaggio dalla vivacità sentimentale e sessuale dei primi tempi ad una condizione più abitudinaria e faticosa. Un matrimonio contratto per reazione, quasi per riderne, innesca una serie immediata e inattesa di discussioni e litigi tra i due giovani, che si separano per un giorno e una notte, sentendosi ormai obbligati ad andare al fondo delle loro perplessità.

Si dice che l’amore dura finché una coppia non compie lo sconsiderato gesto di sposarsi e, magari, di comprare anche casa. Il mutuo e le sue rate, inevitabili come la morte, possono infatti guastare anche la storia d’amore più forte, stabile e duratura.

È quanto succede ai protagonisti di “Between us” di Rafael Palacio Illingworth, Henry, brillante film-maker che deve dare seguito a un promettente esordio, e Diane.

Il punto focale della storia, ben sviluppato dall’autore, è il modo in cui una coppia possa entrare in crisi proprio quando decide di istituzionalizzare il proprio amore. Il cambiamento fa emergere paure e dubbi in una generazione restia a compiere scelte definitive, adulte e soprattutto responsabili. Il pensiero di scegliersi per la vita spaventa e al contempo spinge a interrogarsi sull’utilità di un’esistenza condivisa.

“Between us”, con la sua struttura narrativa, mostra in maniera chiara, semplice e diretta i dubbi sul matrimonio che attanagliano sia l’uomo che la donna. Lui teme l’esclusività, il fatto di non poter più dimostrare la propria virilità ad altre; lei, invece, di non essere più desiderata e amata dal compagno e finire imprigionata nella più classica e mortale routine.

Olivia Thirlby e Ben Feldman sono credibili e intensi nel dare vita a una coppia alle prese con insicurezze e dubbi, e trasmettono emozioni sincere a chi guarda.

La regia di Rafael Palacio Illingworth è nel complesso di discreto livello creativo e stilistico, abile nel costruire un prodotto che crea empatia, anche se forse più lento e meno brillante nella seconda parte.

Il bel finale ci conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che l’amore, se è vero, può attraversare indenne ogni difficoltà e controversia della vita.

 

Il biglietto da acquistare per “Bewteen us” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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