Biennale di Venezia | In concorso | Voyage of time – Life’s journey

Un film di Terrence Malick. Con Cate Blanchett, Brad Pitt. Documentario, 90’. 2016

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove siamo diretti? Sono queste le tre domande che da secoli l’umanità si pone, senza trovare risposte esaurienti e definitive.

Fede e scienza si scontrano da secoli per dimostrare le rispettive teorie sulla genesi dell’universo e del nostro pianeta, mettendo a segno punti che però non si dimostrano mai risolutivi.

Terrence Malick con il suo documentario propone al pubblico la sua idea di come siano andate le cose “all’inizio dei tempi”.

È difficile scrivere una recensione di “Voyage of time”, un film impressionante per immagini e fotografia che però provoca sentimenti e reazioni che sono personali e intime più che universali.

È un viaggio, quello costruito da Malick, in cui si fondono fede, filosofia, scienza e natura.

Se volessimo trovare a tutti i costi una definizione per questo documentario potremmo vederlo come una puntata di lusso di Superquark, dove la voce narrante del premio Oscar Cate Blanchett spezza di tanto in tanto lo scorrere delle immagini.

Il regista statunitense immagina un dialogo dal sapore quasi filiale tra la Madre del tutto e la Vita. La seconda invoca l’aiuto della prima per capire chi sia, come sia stata generata e quale sia il suo futuro.

La regia di Malick è sontuosa, visionaria, toccante ed energica, ma ha il grave limite di essersi fatta prendere la mano, non ponendosi freni, e arrivando ad allungare troppo il film e annacquare, soprattutto nella seconda parte, la sua forza narrativa e visiva.

Il finale è troppo melenso, anche se ben costruito nell’evidenziare che l’amore resta la forza propulsiva prima di tutto.

 

Il biglietto da acquistare per “Voyage of time” è: 1)Nemmeno regalato; 2)Omaggio (con riserva); 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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