“Blonde”: Ana de Armas straordinaria nel film Netflix su Marilyn Monroe

Il film di Andrew Dominik si compone di istantanee per raccontare la parabola di una stella

Un film di Andrew Dominik. Con Ana de Armas, Julianne Nicholson, Bobby Cannavale, Adrien Brody, 
Evan Williams. Biografico, drammatico, 165′. USA 2022

Chi era Marilyn Monroe? Quanto di Norma Jeane Baker, nome di battesimo della bambina destinata a diventare una diva planetaria, è sopravvissuto alla macchina dei sogni, oltre che ad una serie di terribili traumi personali?

 

Il personaggio di Marilyn Monroe è da sempre al centro dell’attenzione del pubblico. La diva americana ha affascinato il mondo in vita, grazie ai suoi film e alla vita privata turbolenta, e ancora di più ha continuato a farlo dopo la sua tragica e controversa dipartita, la notte tra il 3 e il 4 agosto 1962. 

Traendo spunto dal romanzo omonimo di Joyce Carol Oates, che mescola realtà e finzione in oltre 1000 pagine di racconto, “Blonde” di Andrew Dominik si compone di istantanee dei momenti peggiori della vita della Monroe, che evidenziano ciò che la donna ha sempre desiderato e che, purtroppo, non ha mai avuto: un padre e una madre presenti, diventare madre a sua volta, sentirsi amata.

Il film mescola, in modo apparentemente casuale, momenti della vita privata di Marilyn con altri appartenenti alla sua carriera cinematografica. Alcuni vengono messi in maggior risalto rispetto ad altri e lo stile stesso del racconto, molto personale, mira a cancellare quella narrativa cronologica e standard che spesso associamo ai biopic.

Tutti gli aspetti tecnici sono notevoli – dalla fotografia alla scenografia e alla colonna sonora – ma se “Blonde” funziona è merito soprattutto della straordinaria interpretazione di Ana de Armas. L’attrice, che somiglia a Marilyn in modo impressionante, regge sulle sue spalle il peso del film e mostra talento e intelligenza in questa esplorazione dei paradossi che essere un’icona e un sex symbol comporta.

Perché il film è più di una biografia o di un ritratto (lungo 16 anni): è la parabola di una stella e il racconto, crudele, del mondo di Hollywood. Il regista Dominick corre il rischio con intelligenza, e ciò che rimane, al di là del personaggio, è un malessere generale, visivo e narrativo.

Previous article“Imma Tataranni – Sostituto procuratore”: 3 motivi per vederla
Next articleWEEKEND AL CINEMA | 13 nuove uscite in sala dal 29 settembre 2022
Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here