Cannes 2018: parla la giuria del concorso ufficiale

Cate Blanchett, presidentessa di giuria, parla della Palma d'Oro e delle donne in concorso

Dopo settimane di polemiche, che neppure l’arrivo sulla Croisette è riuscito a smorzare del tutto, tra giornalisti scontenti per il taglio delle anteprime e star preoccupate per il divieto di scattare selfie, il Festival di Cannes apre i battenti.

In attesa che siano i film a parlare, questo pomeriggio lo ha fatto la giuria. Insieme alla presidentessa Cate Blanchett hanno risposto alle domande dei giornalisti Léa Seydoux, Andrey Zvyagintsev, Denis Villeneuve, Khadja Nin, Kristen Stewart, Chang Chen, Ava Duvernay e Robert Guédiguian.

Vediamo gli spunti più interessanti. Sul sito del Festival è possibile ascoltare la conferenza stampa in forma estesa.

 

Cate Blanchett sulla Palma d’Oro 

La Palma d’oro, per definizione, deve premiare un film nella sua interezza, dagli attori al regista. Deve essere un film che merita di restare nella memoria del pubblico, al di là del festival. Penso sia importante, come giurati, cercare di capire cosa i registi volevano trasmettere.

Cate Blanchett sulle registe in gara

Mi piacerebbe vedere sempre più donne registe in gara? Assolutamente sì. Pochi anni fa erano solo due; adesso sono tre e il processo andrà avanti. Ma dobbiamo considerare i film in quanto tali, non pensando alla nazionalità o al genere del regista.

Denis Villeneuve sul movimento #MeToo

Mi deprimo sempre nel vedere come la gente giudichi il tempo. Il movimento #MeToo è qualcosa di grande, ma ci vorrà tempo perché le cose cambino.

Robert Guédiguian sulla definizione di buon film

L’ideale sarebbe trovare un film che equilibri con delicatezza emozioni e intelligenza, che vada dritto al cuore ma con perizia. Come diceva Mao Tse-tung: “L’arte deve essere un passo avanti alle persone, ma solo un passo avanti”.

Chang Chen sui film asiatici in concorso

Ho una mente aperta. Guarderò i film asiatici e cercherò di spiegare i nostri valori e principi culturali agli altri membri della giuria, che non li conoscono bene come me.

Ava Duvernay sul ruolo del cinema

Il cinema è un modo per far sentire la tua voce. I film ci aiutano a capire e interpretare la realtà che ci circonda. Le persone si parlano e si capiscono, attraverso questo che è un linguaggio universale.

 

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