Cartoline da Venezia 2019 | La valigia – e le aspettative – dell’inviata neofita

I titoli e gli interpreti più attesi, emozioni e sensazioni alla vigilia della prima avventura in Laguna

La passione per il cinema è stata improvvisa e non programmata, per me, come il trovare rifugio, quando scoppia un acquazzone, in una casa che sta lì da tempo ma non avevamo mai notato davvero.

Ho iniziato a guardare film durante l’adolescenza, quando pensi di vivere in un mondo sbagliato e cerchi qualcosa che possa portarti lontano. Certo, ci sono stati anche i libri, ma con il cinema era un’altra cosa, è sempre stata un’altra cosa. Spegnevo la mente e con lo sguardo immagazzinavo immagini e personaggi, e andavo a costruire quel piccolo bagaglio che sembra sempre sprovvisto e colmo solo a metà.

Poi sono cresciuta – per fortuna, direi! – e la voglia di scrivere ha iniziato a diffondersi nelle mie vene. Unire le due cose, quando ho capito che era possibile, è stata l’apoteosi.

Ora, provate a immaginare cosa ho provato quando una mail mi ha confermato l’accredito per la 76° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia – anche se, a dire il vero, ho realizzato davvero quello che era successo soltanto quando ho aperto il programma.

Ricordo che ero in ufficio. I colleghi di Parole a colori già programmavano la scaletta, io mi sono presa qualche ora. Poi ho aperto il file e l’ho letto tutto d’un fiato, fin quando due nomi mi sono saltati all’occhio: Meryl Streep che insieme ad Antonio Banderas presenterà “The Laundromat”, il nuovo film di Steven Soderbergh, e Robert De Niro co-protagonista di “Joker” di Todd Phillips con Joaquin Phoenix, praticamente due dei miei cinque attori preferiti.

Io non credo al caso, ma resta il fatto che l’occhio ha smesso di scorrere per un po’, forse perché si riteneva già ampiamente soddisfatto. Nel frattempo i battiti del mio cuore, calmo e placido fino a quel momento, hanno iniziato lentamente ad accelerare, per impennarsi definitivamente quando ho letto della presentazione di “The New Pope” di Paolo Sorrentino, regista che seguo fin dagli esordi e che ammiro moltissimo.

Per me era fatta: Venezia 2019 andava già più che bene così ma, placata l’aritmia, ho riletto con calma il programma e mi sono accorta che qualcosa ovviamente mi era sfuggito.
Sul red carpet veneziano ci saranno Brad Pitt e, cosa più entusiasmante, Tommy Lee Jones per presentare “Ad Astra”, i miti della musica Mick Jagger, che non ha bisogno di presentazioni, e Roger Waters, leader dei Pink Floyd, che presenterà “Us+Them”, documentario sul suo ultimo tour mondiale.

Se mettessi nero su bianco le mie passioni, la musica che ascolto, le serie tv che ho amato e i film e gli interpreti che mi hanno cambiato la vita, giuro che vi trovereste una profonda assonanza con il programma di questa Biennale – incluso Silvio Orlando, uno dei pochi attori italiani che stimo davvero.

Direi che le premesse per la mia avventura in Laguna sono ottime. Ho appena stampato i biglietti del treno, mancano solo una manciata di ore all’inizio di quello che sarà uno degli eventi indimenticabili della mia vita. Ci vediamo a Venezia.

 

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