Cartoline dal Torino Film Festival: “Blaze” e “High life”

Due film completamente diversi per genere, scrittura e regia, accomunati dal fatto di essere criptici

In qualsiasi Festival del cinema degno di tale nome – e il TFF non fa eccezione – è inevitabile imbattersi in una o più pellicole poetiche, stilisticamente ben fatte, appassionate, sincere, che magari hanno anche una base narrativa originale e interessante. Eppure…

Eppure una volta finita la proiezione, magari durata più di due ore, ti rendi conto che di quanto visto ti è rimasto nella mente e nel cuore poco o niente.

Ovviamente il vostro inviato, essendo una persona notoriamente fortunata, è riuscito nell’impresa di vedere due film appartenenti a questa categoria in un solo giorno: “Blaze” di Ethan Hawke e “High life” di Claire Denis, con protagonisti Robert Pattinson e Juliette Binoche.

Si tratta di due film completamente diversi per genere, scrittura e regia ma accomunati dal medesimo, fatale difetto: essere esercizi autoriali e stilistici notevoli che difficilmente riusciranno a scaldare il cuore del grande pubblico.

→ “Blaze”: leggi la recensione

→ “High life”: leggi la recensione

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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