Cinema Spagnolo: al via la 10° edizione del festival itinerante

Appuntamento a Roma dal 4 al 9 maggio, per scoprire pellicole e interpreti. Tra i più attesi Rossy de Palma

Una manifestazione itinerante, che coinvolge diverse città dello Stivale con l’obiettivo di far conoscere un cinema nazionale di qualità. È questo in estrema sintesi l’identikit del Festival del Cinema Spagnolo, che torna in Italia a partire dal 4 maggio per la 10° edizione.

Queste le tappe della kermesse:

Rom – Cinema Farnse, 4-9 maggio
Reggio Calabria – Università per gli Stranieri, 10 – 13 maggio
Senigallia (Ancona) – Cinema Teatro La Fenice, 27 – 31 maggio
Trento – Cinema Astra, 29 maggio – 1 giugno
Trieste – Cinema Ariston, 29 maggio – 1 giugno
Treviso – Cinema Edera, 29 maggio – 1 giugno
Perugia – Cinema PostModernissimo, 7 – 11 giugno
Torino – Cinema Centrale + Fratelli Marx, 14 – 18 giugno
Milano – Cinema Teatro Franco Parenti, 20 – 25 giugno

In arrivo anche Cagliari, Ancona e Bergamo.

“Siamo contenti – dichiara Lidia Ravera, assessore alla Cultura e politiche giovanili Regione Lazio – di sostenere questa preziosa rassegna di cinema spagnolo e con essa la possibilità di dare visibilità a una delle più forti, vivaci e necessarie identità cinematografiche d’Europa”.

 

IL CINEMA SPAGNOLO A ROMA

Il Festival festeggia la 10ª edizione a Roma dal 4 al 9 maggio con una ventina di titoli, eventi speciali, anteprime e ospiti di rilevanza internazionale, come Rossy de Palma la chica Almodóvar più amata, che sabato 6 maggio presenta al pubblico “Julieta”.

Ad aprire il festival, giovedì 4 maggio alle 21, l’acclamato El olivo” di Iciar Bollaín, scritto da Paul Laverty (Io, Daniel Blake), che sarà presentato da Anna Castillo, fresco Premio Goya 2017 come Miglior Attrice esordiente che regala anima e cuore a uno dei personaggi femminili più appassionanti dell’ultimo cinema europeo.

Una scena del film “El olivo” di Iciar Bollain.

Il 5 maggio è invece il giorno dell’anteprima nazionale di “La notte che mia madre ammazzò mio padre”, black comedy campione di incassi in patria di Inés París, che incontrerà il pubblico insieme all’attrice protagonista Belén Rueda.

Esilarante intreccio che mescola Agatha Cristie e il più brillante humor spagnolo, il film si è aggiudicato il Premio del Pubblico al Festival di Malaga 2016 e uscirà nelle sale italiane il 18 maggio.

Altra importante proiezione, quella di “Julieta”, di Pedro Almodóvar, che sarà presentato, sabato 6 maggio, dall’attrice-musa del regista madrileno, Rossy de Palma.

Tra gli altri titoli in programma ne La Nueva Ola, sezione ufficiale del festival, segnaliamo il grande successo spagnolo dell’anno, vincitore di 4 Premi Goya, tra cui quello per il Miglior Film, “Tarde para la ira”, opera prima di Raúl Arévalo, intrigante thriller con rimandi western .

Chiude la tappa romana del Cinema Spagnolo, martedì 9 maggio, La próxima pieldi Isaki Lacuesta e Isa Campo, un magnetico noir.

Geal Garcia Bernal in una scena del film “Neruda” di Pablo Larrain. 2016

Sempre più corposa la sezione sulla Nueva Ola Latinoamericana. Si parte dal grande successo “Un monstruo de mil cabezas” (Un mostro dalle mille teste) di Rodrigo Plá per passare per “El Ciudadano Ilustre” di Mariano Cohn e Gastón Duprat, dove Oscar Martínez veste i panni di uno scrittore argentino, che, al culmine della carriera, vince il Premio Nobel per la letteratura.

Quindi “Neruda” del cileno Pablo Larrain sul “più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua” (come lo definì García Marquéz), che indaga le pagine più oscure del Cile.

Il tema delle unioni civili è al centro dell’altro film cileno del festival, “Rara”, opera prima di Pepa San Martín, che racconta attraverso gli occhi dell’adolescente Sara la vita con la madre e la nuova compagna di lei. Completa la sezione una selezione di corti, in collaborazione con CineCorto.org.

La sezione retrospettiva di questa edizione s’intitola “Grandes éxitos” ed è dedicata ai migliori successi presentati in questi dieci anni di Festival, da “Blancanieves” di Pablo Berger, con Maribel Verdú nei panni della matrigna e Macarena García indimenticabile torera scudata dai suoi sette nani circensi, all’esilarante commedia “Al final del camino” di Roberto Santiago, chiudendo con il cult di Pere Portabella “El silencio antes de Bach” (Il silenzio prima di Bach).

Non ci resta che darvi appuntamento a Roma dal 4 al 9 maggio, e nelle altre città italiane a seguire, per scoprire una realtà cinematografica ricca e poliedrica come quella spagnola e latinoamericana.

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