I Cofaletti: prodotti d’uso comune che nascondono libri e cultura

di Francesca Bottarelli

 

Qualche tempo fa vi avevamo parlato dei libri distillati, un’iniziativa di Centuria editore che ha fatto scoppiare polemiche e discussioni tra i lettori e gli addetti ai lavori.

Le novità editoriali però, a quanto pare, non sono finite in questo inizio di 2016: Geca Industrie Grafiche ha infatti realizzato i Cofaletti, una particolare collana che promette di dettare il passo e diventare di tendenza.

Si tratta di packaging che, con ironia, sfruttano alcuni prodotti simbolo del consumo di massa (confezioni di pasta, latte, detersivo) per provare a stimolare una riflessione sulla lettura. Ogni confezione, colorata e accattivante, contiene al suo interno un libro.

Nulla è lasciato al caso: giochi di parole e pay off accattivanti trasformano un pacco di pasta in “Storie al testo”, un cartone di latte in un “Libro parzialmente illustrato”. E ancora “Diversivo concentrato contro la noia più ostinata” si legge sulla confezione del detersivo, e sul pacchetto di sigarette “Leggere crea indipendenza”.

L’idea di base è semplice quanto vincente: far diventare i libri oggetti di uso quotidiano, al pari di una scatola di pasta o di un detersivo. Lo scopo è duplice: da una parte si vogliono avvicinare i non lettori alla lettura attraverso una riflessione ironica sui benefici di questa attività, dall’altra proporre qualcosa di nuovo e imperdibile ai più appassionati. I Cofaletti sembrano rispondere bene a questa duplice esigenza, e potrebbero diventare un trend capace di dar risalto anche alle case editrici indipendenti e meno conosciute.

Al momento i Cofaletti acquistabili sono 4: “Le meraviglie del Duemila” di Emilio Salgari, “Amore e ginnastica” di Edmondo De Amicis, “Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome e “Una burla riuscita” di Italo Svevo.

Se l’idea sembra tutto sommato innocua, tra i lettori si sono già diffusi i primi dubbi. I Cofaletti sembrano infatti dare più peso all’estetica che al contenuto, definendo i lettori come consumatori agguerriti e influenzabili dalle mode.

Nonostante qualche perplessità, comunque, l’idea di Geca è sui generis, sicuramente divertente e ben studiata nella sua resa grafica. I Cofaletti potrebbero diventare oggetti di arredamento, aiutando a portare i libri nelle case degli italiani non-lettori.

Voi che ne pensate di questo progetto?





NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version