Giugno è finalmente arrivato, e anche il clima sembra iniziare a rispondere alle aspettative, regalandoci giornate soleggiate e temperature sempre più miti, se non direttamente calde. Con l’allentarsi delle restrizioni, le prospettive per l’estate sembrano sempre più rosee…

Come ogni inizio del mese, torna l’appuntamento con la rubrica I consigli della Direttora dove parliamo di nuove uscite da non perdere in libreria. Perché con l’avvicinarsi delle vacanze, gli spunti di lettura non sono davvero mai abbastanza.

Se cercate un altro libro interessante – oppure tre – da leggere in questi 30 giorni, e magari da portare in ferie con voi, ecco i miei suggerimenti, tutti, in qualche modo, attesi ritorni… Su Parole a Colori potrete trovare nelle prossime settimane anche le mie recensioni.

 

Iniziamo con il ritorno dell’autrice bestseller Carmen Korn, che dopo il successo della Trilogia del secolo, porta in libreria il 3 giugno, edito da Fazi, QUANDO IL MONDO ERA GIOVANE, primo capitolo di una nuova saga in due volumi ambientata nel secondo dopo guerra.

1 gennaio 1950: a Colonia, Amburgo e Sanremo si festeggia l’arrivo del nuovo decennio. Quello che si è appena concluso ha lasciato ferite profonde: nelle città, nelle menti e nei cuori. La casa di Gerda e Heinrich Aldenhoven a Colonia è stata distrutta e la galleria d’arte di Heinrich non basta per sfamare tutti. Ad Amburgo, invece, l’amica di Gerda, Elisabeth, e suo marito Kurt hanno meno preoccupazioni economiche: come manager pubblicitario di una cassa di risparmio, Kurt riesce a sostenere la sua famiglia; anche qui, però, i problemi non mancano: il genero Joachim non è ancora tornato dalla guerra. E infine Margarethe, nata Aldenhoven, si è trasferita da Colonia a Sanremo. La vita al fianco del marito italiano sembra spensierata, ma la presenza della suocera è molto ingombrante… Ognuno festeggia il capodanno a modo suo, ma il mattino seguente tutti si pongono le stesse domande: le ferite finalmente guariranno? Cosa riserva il futuro?

Da leggere se… amate i romanzi storici e le saghe familiari intrecciate. 

 

Il 3 giugno è anche il giorno dell’uscita di FIGLIA DELLA CENERE di Ilaria Tuti, edito da Longanesi. Dopo “Fiori sopra l’inferno” e “Ninfa Dormiente”, il commissario Teresa Battaglia torna in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. La sua indagine più pericolosa, il caso che segna la fine di un’epoca.

«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.»

Da leggere se… cercate una lettura unica nel suo genere. Lo stile di Ilaria Tuti vi lascerà a bocca aperta, così come la sua protagonista.

 

Chiudiamo la rassegna di giugno con VECCHIE CONOSCENZE di Antonio Manzini, edito da Sellerio, in uscita il 10, diciassettesimo volume delle indagini del vicequestore più scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni della narrativa italiana contemporanea.

 

Rocco Schiavone indaga sull’omicidio di una professoressa in pensione, Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante nel suo appartamento. E intanto l’ombra del passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l’amico fraterno che non ha mai smesso di dare la caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il sonno. E il vicequestore si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un’invitante allusione alla forza emancipatrice dell’amore. Amore di qualunque tipo.

Da leggere se… cercate un giallo ben scritto, dove i personaggi vengono trattati con una cura e un’empatia rare. E ovviamente se amate Rocco Schiavone, con tutti i suoi difetti e i suoi fantasmi. 

 

E per oggi è tutto. Fatemi sapere nei commenti o sui social delle vostre letture di giugno – se ci sono romanzi che aspettate con impazienza, se avete avuto sorprese o delusioni. Con I Consigli della Direttora ci vediamo a inizio luglio. 

Previous articleStreaming addicted: cosa vedere online dal 31 maggio al 6 giugno
Next article“Un esperimento d’amore”: recensione del romanzo di Hilary Mantel
Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here