Cronache d’Oriente: esplorando il Giappone e Kanazawa

A 450 kilometri da Tokyo una perla di cultura e architettura, rimasta intatta dopo i bombardamenti

A circa 450 chilometri da Tokyo, sulla costa del Mar del Giappone, sorge la città di Kanazawa, capoluogo della prefettura di Ishikawa. Luogo ricco di storia e di siti turistici, è meta di viaggio di molti giapponesi e stranieri, e mi è stata consigliata da un amico che conosce bene il Giappone – e che mi aveva già fatto da Cicerone a Tokyo. Ed io, ovviamente, gli ho dato ascolto.

Arrivata alla stazione centrale in una soleggiata mattina, ho da subito respirato l’aria tranquilla di una città che per dimensioni e densità non ha niente a che fare con la brulicante capitale. Il modo migliore per visitarla, infatti, è la bicicletta.

Cosa c’è da vedere? Innanzitutto i Kenrokuen, tra i più bei giardini imperiali del Paese. Alberi secolari, laghetti e cascate sono tutto ciò che vi serve per concedervi un paio d’ore di pace su una collina da cui ammirare la città.

Un’immagine dei giardini imperiali Kenrokuen a Kanazawa, in Giappone.

Alle spalle dei giardini, su una collina, sorge il castello di Kanazawa con il suo parco. La maggior parte della costruzione non è originale, essendo stata quella distrutta da un incendio nel 1888, e poi ricostruita fedelmente. Il sole risplende sulle centinaia di mattonelle di smalto bianco e dona un’aura speciale a tutto il castello.

Esterno del castello di Kanazawa, Giappone.

Ma sicuramente il posto – posso dirlo? – più fico di tutti è il tempio dei Ninja! Visitabile solo attraverso visita guidata e con divieto tassativo di fare foto al suo interno, il Ninja-dera in realtà non è un tempio vero e proprio: si tratta, piuttosto, di un avamposto di guardia sotto mentite spoglie.

In caso di attacco improvviso da parte dello shogunato Tokugawa, il clan Maeda aveva fatto dotare questo tempio di ogni sorta di via di fuga, trappola e nascondiglio così da permettere alle proprie guardie di spiazzare il nemico e avvisare in tempo il capo-clan. Visitare l’edificio, con le sue stanze nascoste, le finte porte, i pianerottoli a scomparsa e via dicendo è davvero uno spasso. Consigliato a tutti!

L’ingresso del Ninja-dera, il tempio dei Ninja di Kanazawa, Giappone.

Ma non dimentichiamoci di una componente culturale importante quando si viaggia: il cibo. Essendo sulla costa, è scontato dire che a Kanazawa si gusta dell’ottimo pesce. Il consiglio è di andare al grande mercato centrale coperto dove non solo si possono acquistare prodotti freschi ma anche mangiare a prezzi più contenuti rispetto ai ristoranti (piuttosto cari). Un’amante del sushi come me non poteva che rimanere molto soddisfatta!

Kanazawa è stata una delle poche città giapponesi a non subire bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, e per questo il suo patrimonio architettonico è intatto. Se vi trovate in zona, imperdibili anche il quartiere delle Geisha, l’altare Oyama-jinja e il monte Utatsu.

 

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Valeria Lotti
Originaria della provincia di Roma, vive tra l'Europa e la Cina, coltivando la sua passione per lo studio di società e culture. Dottoranda a Berlino, ama scrivere di cinema, viaggi e letteratura. Si ritiene democratica e aperta alla critica, purché non sia rivolta ai libri di Harry Potter.

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