Diario dell’inviato: Venezia, giorno zero

L’estate è quasi giunta al termine e il vostro cronista ha ripreso la vita da inviato, volando in mattinata dalla calda Sicilia all’umida e appiccicosa Venezia per la Mostra del cinema, che da 73 anni accende i riflettori del mondo sul capoluogo veneto e sull’Italia intera.

mostra del cinema di Venezia, 2015, leone

È la vigilia dell’apertura della Biennale (che si terrà domani, 31 agosto), e l’atmosfera d’attesa si percepisce non appena sbarcati sul Lido. Più del glamour e della sofisticatezza del luogo quello che colpisce è il suo essere un’oasi a misura d’uomo.

Pomeriggio di studio, per il vostro inviato, coronato dal sopralluogo nel gigantesco e colorato Palazzo del cinema, che ospita tra le altre cose due belle sale proiezioni cinematografiche, e nel Palazzo del Casinò, vera casa dei giornalisti.

Dopo esserci accaparrati l’accredito stampa e il programma, inizia il frenetico valzer di corteggiamento telefonico e telematico agli uffici stampa per ottenere interviste con questo e quel personaggio. Fino al 10 settembre Venezia sarà l’ombelico del mondo mediatico e cinematografico; compito degli inviati è quello di raccontare un Festival che ogni anno cambia pelle e rinasce come l’araba fenice, se possibile sempre più bello ed luccicante.

Una scena del film "Tutti a casa" di Luigi Comencini. (1960)
Una scena del film “Tutti a casa” di Luigi Comencini. (1960)

La Biennale non è ancora ufficialmente iniziata eppure il red carpet si è animato in serata con personalità e glamour per la serata di pre-apertura (qui trovate tutte le informazioni sulla pellicola che ha aperto le danze, “Tutti a casa” di Luigi Comencini). Domani sarà la volta del vero esordio, con la proiezione di “La la land” di Damien Chazelle con Ryan Gosling ed Emma Stone.

Il vostro cronista sgomiterà tra la folla, con il suo umile bagde, provando a raccontarvi più film e dietro le quinte possibili.

Su Venezia e sulla laguna è calata la sera, e fortunatamente anche le temperature sono scese di qualche grado. Preparo la borsa del bravo giornalista, registratore, cellulare, taccuino, e assaporo il silenzio prima che il caos diventi l’assoluto protagonista, da domani.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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