“Dickens – L’uomo che inventò il Natale”: una storia umana e piena di speranza

La genesi del celebre racconto di Charles Dickens, dove finzione e realtà si mescolano in un film che occhieggia alla fiaba

Un film di Bharat Nalluri. Con Dan Stevens, Jonathan Pryce, Christopher Plummer, Simon Callow, Bill Paterson. Biografico, 104’. Irlanda, Canada, 2017

Sei mesi dopo una trionfale tournée americana, Charles Dickens rientra a Londra dove lo attendono debiti e crisi creativa. Padre di una famiglia numerosa e figlio di un padre dissipatore, Charles è a caccia di denaro e di ispirazione. Illuminato all’improvviso dalle favole di una giovane domestica irlandese, decide di scrivere un racconto per l’ormai prossimo Natale. Ma i suoi editori, delusi dalle vendite dei libri precedenti, rifiutano di investire su quel bizzarro abbozzo di spiriti e vecchi avari. Ostinato e appassionato, Charles trova un illustratore e un’alternativa. In compagnia dei suoi personaggi, lavorerà duramente per sei settimane venendo a capo della sua storia e chiudendo per sempre i conti col passato.

 

Chi spera di fare della scrittura la propria fonte di sostentamento principale rischia di dover affrontare, prima o dopo, tutta una serie di problemi e incubi. Il blocco creativo, le recensioni negative, la delusione dei lettori. E ancora, lo sconcerto di passare dallo status di rock star a quello di scribacchino e il flop di un romanzo dopo averne scritto uno di successo.

Pensate che stia esagerando? Ebbene, cari aspiranti scrittori, forse vi farà piacere sapere che niente meno che Charles Dickens, a 31 anni e nel pieno della popolarità, si ritrovò a vivere una situazione di questo tipo.

Lo scrittore, dopo aver conquistato critica e lettori con romanzi come “Il circolo Pickwick” e “Oliver Twist” e aver raggiunto con il tour promozionale niente meno che gli Stati Uniti venne meno alle aspettative con i lavori successivi (“Barnaby Rudge” e “Chuzzlewit”). E si ritrovò a dover mantenere la famiglia e fare i conti con editori sfiduciati e problemi assortiti.

Dickens – L’uomo che inventò il Natale” di Bharat Nalluri non è altro che un inedito, divertente e toccante dietro le quinte letterario che porta lo spettatore/lettore a scoprire come prese forma uno dei più famosi racconti natalizi di sempre.

Canto di Natale” fu per Dickens una sfida artistica, imprenditoriale, e soprattutto un duro e sincero confronto con se stesso e con i propri demoni interiori. Il personaggio di Scrooge, ad esempio, non è altro che la personificazione della parte più oscura e rabbiosa dello scrittore stesso, che nonostante i successi continuava a essere forte.

Durante la fase creativa, Dickens dialogava e litigava con i suoi personaggi. Partendo da questo fatto, Nalluri costruisce un godibile e a tratti commovente alternarsi di realtà e finzione, dove però la seconda componente finisce per essere troppo dominante, a discapito della ricostruzione della vita dell’artista. Sul finale il film assume toni e stile da fiaba e questo, nonostante la gradevolezza del tutto, non potrà non deludere almeno un po’ i fan della figura storica di Dickens.

Dan Stevens impersona con grande passione, volontà e cuore il personaggio di Charles Dickens. Il risultato finale non è convincente al 100%, ma l’attore risulta comunque credibile.

Canto di Natale” fu pubblicato il 18 dicembre 1843 e le prime 500 copie furono tutte vendute entro il 25 dicembre. Per Dickens fu un successo letterario, ma soprattutto umano, perché dimostrò, a se stesso e poi al mondo, che non è mai troppo tardi per cambiare.

 

Il biglietto da acquistare per “Dickens – L’uomo che inventò il Natale” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio
(con riserva). Ridotto. Sempre.

 

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