“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”: tra action, fantasy e risate

Il famoso gioco di ruolo prende vita in una pellicola di cappa e spada per tutta la famiglia,

Un film di John Francis Daley, Jonathan Goldstein. Con Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis. Fantasy, 134′. USA 2023

Edgin e Holga si trovano in una prigione nelle lande innevate della Valle dal vento gelido, a Nord della catena montuosa del Dorso del mondo. A Sud dei monti si trova la più mite Costa della Spada, dove si ergono le più grandi città del mondo di Faerûn. Edgin e Holga sono finiti in galera dopo un colpo andato male, a cui Edgin ha partecipato per rubare la tavoletta del Risveglio, necessaria a resuscitare la moglie uccisa con una lama di Thay. Troveranno presto il modo per evadere e ricongiungersi alla figlia di Edgin, che però è ora accudita dal loro ex alleato Forge, un astuto truffatore che, alleatosi alla maga rossa Sofina, ha ottenuto una posizione nobiliare nella città di Neverwinter. Per sventare i piani dei due la banda si mette alla ricerca di un elmo capace di annullare i sigilli magici, ma non è un’impresa semplice, tanto che avranno bisogno dell’aiuto del paladino Xenk.

 

Adattamento del più famoso gioco di ruolo al mondo, “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” riesce a portare sul grande schermo lo spirito, l’umorismo e l’avventura dell’originale, e diciamo che questo è già un buon punto di partenza!

Il film diretto da John Francis Daley e Jonathan Goldstein è un adattamento equilibrato, adatto a ogni genere di pubblico ma principalmente alle famiglie, che si rifa in modo neanche troppo velato alle storie di cappa e spada tanto di moda negli anni ‘80. Seguire le avventure della scombinata combriccola è semplice; affezionarsi ai personaggi anche.

Nonostante il suo essere ironico, dissacrante, a tratti persino stupido, “Dungeons & Dragons” risulta comunque credibile e dà nuova linfa al genere. Nessun protagonista risulta macchiettistico, tutto ha un senso e funziona.

I momenti di intensità emotiva e serietà non risultano banali, anzi aiutano a dare all’avventura e agli avventurieri profondità e consistenza. E a differenza di troppi altri film recenti, questo sembra ancora radicato nella realtà, con la CGI usata in senso migliorativo.

Le aspettative non erano alte, i timori intorno al progetto parecchi. Eppure cast, registi e sceneggiatori si sono superati, fornendo un interessante promemoria di come il genere fantasy, con il suo essere divertente e strampalato, non passi mai davvero di moda. Perché tutti abbiamo sempre voglia di imbarcarci in una nuova avventura ai confini della realtà, sotto sotto.

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