Effetto Dan Brown: quando la narrativa avvicina all’arte e alla cultura

Una ricerca mostra come l'uscita dei libri con protagonista Robert Langdon influenzino i lettori

Esce oggi in libreria “Origin” di Dan Brown, che dopo quattro anni di attesa segna il ritorno del professore di Harvard Robert Langdon e delle sue avventure tra thriller e storia dell’arte.

Sebbene i libri di Brown siano stati più volte oggetto di critiche a causa delle incongruenze dei fatti presentati rispetto alla realtà, una cosa è certa: il mix di intrighi, storia, arte, scienza e fantasia e la loro rappresentazione in chiave romanzata sono stati in grado di risvegliare nei lettori – e negli spettatori, nel caso dei film – la curiosità di conoscere e informarsi.

È quanto emerge da un’analisi compiuta da Cuponation, piattaforma online di sconti e coupon. Attraverso Google Trends è stato possibile individuare il comportamento del pubblico a seguito dell’uscita delle opere di Brown: la maggior parte delle persone tende a volerne sapere di più su quanto letto e svolgere quindi ricerche a tema, mentre legge.

Prendiamo ad esempio “Il codice Da Vinci“, uscito in Italian nel 2004. A seguito della pubblicazione del libro alcune parole-chiave hanno subito un vero e proprio picco di ricerca: ad esempio uomo vitruviano, Opus Dei, Santo Graal, Templari.

Discorso analogo per il secondo capitolo della serie, “Angeli e Demoni“, pubblicato in Italia nel novembre 2004. In questo caso l’attenzione si è concentrata sul concetto di antimateria, e i picchi di ricerche sul tema sono stati secondi soltanto a quelli verificatisi nel novembre 2010, quando gli studiosi del CERN di Ginevra sono riusciti a catturarne per la prima volta, nella realtà, alcuni atomi.

Con “Inferno“, uscito nel 2013, ambientato principalmente a Firenze, Venezia e Istanbul, Dan Brown ha acceso i riflettori sull’arte italiana, e si sono registrate crescite esponenziali nelle ricerche della mappa dell’Inferno dantesco disegnata da Botticelli, e della maschera mortuaria di Dante, custodita a Palazzo Vecchio e di scarso interesse per gli internauti fino a quel momento.

I romanzi di Dan Brown saranno anche sopravvalutati o improbabili, come dice qualcuno, ma se spingono le persone a uscire dalla propria comfort zone per approfondire un argomento specifico – oppure a muoversi per vedere musei e opere d’arte ignorate fino a quel giorno – lunga vita al professor Langdon e alle sue avventure bislacche.

 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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