“Era giovane e aveva gli occhi chiari”: nel mezzo del cammin di nostra vita…

Giovanni Mazzitelli dirige una commedia originale e ricca di spunti, sui 30enni di oggi e l'amore

Un film di Giovanni Mazzitelli. Con Mario Di Fonzo, Carola Santopaolo, Federica De Benedittis, Iole Casalini, Orazio Cerino. Commedia, 87′. Italia, 2016

Come dovrebbe essere vissuta la vita, sempre al massimo oppure in una sobria medietà? Sarà il protagonista a porsi, fin da subito, il quesito, per poi ritrovarsi in un vortice di situazioni al limite del verosimile, fatto di giovani donne ebree, filosofi alieni forse immaginari, produttori cinematografici “a ribasso”, sogni lucidi, ninfomani, morti apparenti, partite di tennis con ultrasettantenni, odori che rievocano vecchi ricordi, anziane con il grilletto facile ed il souvenir di un amore non sepolto del tutto.

 

Fin dalla notte dei tempi la ricerca della verità si è tramutata per l’uomo in una pericolosa e opprimente ossessione. Non importa che siate atei o credenti, prima o dopo avrete provato la bruciante necessità di sapere, scoprire, vedere coi vostri occhi per credere.

“Era giovane e aveva gli occhi chiari” non è la classica commedia romantica, banale, buonista e sdolcinata come si potrebbe pensare vedendo solo il trailer. Tutt’altro.

Giovanni Mazzitelli, facendo leva su creatività, esperienza e ironia, si è divertito a mescolare generi cinematografici differenti, scrivendo una storia agrodolce sulla generazione più complicata di tutte: i trentenni di oggi.

Aveva ragione il Sommo Poeta quando scriveva che a tutti può capitare, a un certo punto della vita, di perdersi nella selva oscura. Se succede ci sono due possibilità: rassegnarsi e soccombere oppure reagire, magari dopo aver sofferto e incassato cocenti delusioni.

“Era giovane e aveva gli occhi chiari” è una toccante e divertente favola moderna che ha come protagonista un trentenne napoletano, X (Di Fonzo), che lo spettatore vede affranto e disperato sotto la pioggia nella scena di apertura. Perché tanta disperazione? Cosa gli è successo?

Lo spettatore troverà le risposte ripercorrendo, insieme a lui, le tappe che lo hanno portato fino a lì. Le tappe professionali – X è un brillante sceneggiatore e regista -, ma soprattutto sentimentali.

Alice (De Benedittis), Alessandra (Santapaolo) e Dina (Casalini) sono le donne che in modo diverso hanno condizionato la sua vita. La prima è l’inaspettato colpo di fulmine, un incontro fortuito, un sogno ad occhi aperti. La seconda è la donna del mistero, sensuale, sfuggente, capace di far perdere la testa a qualunque uomo. La terza, infine, è la ragazza della porta accanto.

Giovanni Mazzitelli si lancia coraggiosamente in una sorta di versione romantica de “Il canto di Natale” di Dickens, dimostrando intuito e creatività nell’inserire anche dei momenti comici, grazie alla spassosa e carismatica presenza di Alvin (Cerino), l’amico alieno del protagonista (talmente giusto che avremmo voluto vederlo più spesso).

“Era giovane e aveva gli occhi chiari” è un piccolo film sul piano economico, ricco però di contenuti e spunti di riflessione.

Mario Di Fonzo e tutto il giovane e volenteroso cast superano pienamente la prima e spesso fatale prova cinematografica, dimostrando discrete potenzialità. Oltre al già citato Orazio Cerino, ci piace sottolineare l’intensa e convincente performance di Federica De Benedittis nel ruolo di Alice.

A volte, per ritrovare la retta via, è necessario elaborare il dolore, farlo proprio traendone energia positiva. E se la verità ultima sul senso della vita e su come sia meglio affrontarla non si trovano in nessun libro che sia mai stato scritto, come scopre il protagonista X avere accanto amici veri con cui compiere il viaggio è già un grande punto di partenza.

 

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