I Fantastici 4 | Omaggio a Stefani Sandrelli, signora del cinema italiano

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

di Concetta Piro

 

È di qualche giorno fa la notizia che Steven Spielberg riceverà il David di Donatello alla carriera. Ma il regista americano non sarà il solo a essere insignito del prestigioso riconoscimento. Insieme a lui, la signora del cinema italiano, Stefania Sandrelli.

Nata a Viareggio nel 1946, è stata protagonista di decine di pellicole, che raccontano l’Italia dagli anni ‘60 fino a oggi, e ha ottenuto tantissimi premi (tra cui il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2005).

Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto le 4 più significative.

 

DIVORZIO ALL’ITALIANA

di Pietro Germi. Con Leopoldo Trieste, Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli, Daniela Rocca, Lando Buzzanca. Commedia, 120′. Italia, 1962

Non è il primo film per la Sandrelli, nonostante la giovanissima età (ha solo 16 anni), ma è sicuramente quello della consacrazione. In Sicilia, il non più giovane barone Cefalù (Mastroianni), sposato e poi invaghitosi della cugina Angela (Sandreli), per poter cogliere il frutto che le vigenti leggi sull’indissolubilità del matrimonio gli vietano, si libera della moglie uccidendola, dopo essersi precostituito le attenuanti che degradano l’omicidio a delitto d’onore.

 

SEDOTTA E ABBANDONATA

di Pietro Germi. Con Stefania Sandrelli, Saro Urzì, Lando Buzzanca, Aldo Puglisi, Lola Braccini. Commedia, 125′. Italia, 1964

Cinica satira della Sicilia bigotta e “d’onore”, in cui una giovane (Sandrelli) viene deflorata dal futuro sposo della sorella. Scoppia un putiferio, soprattutto quando lei denuncia il fatto alla polizia, portando la storia sulla bocca di tutti. Dopo sotterfugi e falsi rapimenti, la ragazza sarà vittima suo malgrado di un matrimonio riparatore. La Sandrelli è incantevolmente dimessa, prepotentemente sanguigno Saro Urzì (nella parte del padre della ragazza).

 

IO LA CONOSCEVO BENE

di Antonio Pietrangeli. Con Nino Manfredi, Mario Adorf, Enrico Maria Salerno, Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli, Jean-Claude Brialy. Drammatico, 122′. Italia, 1965

Adriana (Sandrelli) arriva a Roma dalla provincia di Pistoia per tentare di entrare nel mondo del cinema. Nell’attesa si adatta a lavori diversi e ha relazioni con uomini che sfruttano la sua ingenuità ai propri fini. La ragazza però non si lascia abbattere e dopo aver ottenuto una piccola parte in un film in costume viene intervistata per un cinegiornale. Lo scopo dichiarato è quello di farla conoscere al grande pubblico. Quello occulto è purtroppo molto diverso. Atto d’accusa contro il mondo del cinema italiano – da riscoprire magari oggi alla luce di quanto emerso da noi e negli States?

 

IL CONFORMISTA

di Bernardo Bertolucci. Con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin, Enzo Tarascio. Drammatico, 116′. Italia, 1970

Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, nel “Conformista” Stefania Sandrelli interpreta Giulia, moglie di Marcello Clerici, spia fascista e docente di filosofia. Alle porte della Seconda guerra mondiale si reca a Parigi in viaggio di nozze. La luna di miele è una copertura: all’insaputa della moglie, Marcello deve infatti eliminare il suo ex professore ora dissidente politico…

 

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