“Fate – The Winx Saga”: 3 motivi per dare una seconda chance alla serie

La serie Netflix tratta dal celebre cartone animato italiano si fa più matura e cupa

Dopo una prima stagione che ha riscosso consensi altalenanti tra pubblico e critica, la serie “Fate: The Winx Saga”, ispirata al celebre cartone animato italiano ideato da Iginio Staffi, è tornata su Netflix il 16 settembre.

La storia riprende qualche mese dopo la fine del primo ciclo di episodi. Bloom e le amiche devono confrontarsi con l’arrivo della severa ex direttrice della scuola Rosalind e un futuro oscuro. Con i Bruciati distrutti, Dowling “scomparso” e Silva imprigionata per tradimento, l’Alfea dell’anno scorso non c’é più ed é permeata da una nuova magia, nuove storie d’amore e nuovi volti.

Anche questa volta i sette episodi presentano qualche difetto, ma nel complesso penso che “Fate: The Winx Saga” meriti una visione. Non siete del tutto convinti? Ecco 3 motivi per dare alle Fate di Alfea una seconda chance.

 

1 I TONI DEL RACCONTO SI FANNO PIÙ CUPI E MATURI. Nonostante qualche incertezza di sceneggiatura e dei dubbi su alcune scelte narrative, questa seconda stagione alza l’asticella rispetto alla prima. Gli elementi della storia di Bloom e della sua Fiamma del drago, che chi ha visto il cartone conoscerà bene, vengono recuperati ma declinati con un linguaggio più vicino al mondo dei giovani di oggi. Gelosia, fiducia nel prossimo, necessità di dare e avere i propri spazi: sono tutte tematiche attuali che vengono affrontate e che rendono la serie pop e moderna.

 

2 I PERSONAGGI VENGONO RACCONTATI ATTRAVERSO LE LORO RELAZIONI amorose e d’amicizia. Chi ha seguito la serie animata in tv ricorderà bene che tutte le fatine di Alfea avevano uno Specialista, una sorta di cavaliere/combattente, come fidanzato. La serie non tradisce queste dinamiche ma le attualizza, con l’introduzione di personaggi bisessuali, del concetto di poliamore e il coming out di Terra. In questa seconda stagione, poi, viene dato maggior spazio a tutte le Fate e non solo a Bloom, e questo fa bene alla serie.

 

3 FINALMENTE LE TRASFORMAZIONI DELE FATE VENGONO MOSTRATE. Anche se la resa visiva, con l’uso della tecnologia digitale, lascia qualche dubbio, questa scelta copre uno dei buchi della prima stagione. E se parliamo di mancanze dei primi episodi, anche l’arrivo di Flora mette una pezza e contribuisce a rendere felici i fan.

 

Nel complesso, “Fate – The Winx Saga” si conferma un progetto quasi di nicchia, ben lontano dai fasti di titoli Netflix come “Stranger Things”, ma ricco di passione, intrattenimento e attualità. 

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