Festival di Cannes 2021: al via la 74° edizione, tra stelle e (pochi) timori

Tra le 24 pellicole in lizza per la Palma d'oro anche l'italiano Nanni Moretti con "Tre piani"

Dopo un anno di stop causa pandemia, finalmente si torna a parlare e a respirare cinema, oltralpe. Dal 6 al 17 luglio la Croisette accoglierà artisti, addetti ai lavori, giornalisti – incluso il nostro irriducibile Roberto Sapienza – e pubblico per la 74° edizione del Festival di Cannes (posticipata rispetto al classico appuntamento di fine primavera). 

Il presidente della giuria che assegnerà la palma d’Oro, confermato dopo essere stato annunciato per l’edizione 2020, è Spike Lee, il regista americano di capolavori come “Do The Right Thing”, “Malcolm X” o “BlacKkKlansman”. Si tratta del primo afroamericano a ricoprire questo ruolo. 

Le pellicole in lizza per la Palma d’oro sono 24, e rappresentano davvero tutto il mondo. Tra loro c’è un solo italiano, “Tre piani” di Nanni Moretti, adattamento dell’omonimo romanzo di Eshkol Nevo del 2017, con Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e Adriano Giannini.

  • ANNETTE di Leos Carax (Francia)
  • A FELESÉGEM TÖRTÉNETE (The story of my wife) di Ildiko Enyedi (Ungheria)
  • BENEDETTA di Paul Verhoven (Paesi Bassi)
  • BERGMAN ISLAND di Mia Hansen-løve (Francia)
  • DRIVE MY CAR di Hamaguchi Ryusuke (Giappone)
  • FLAG DAY di Sean Penn (USA)
  • HA’BERECH (Ahed’s knee) di Nadav Lapid (Israele)
  • CASABLANCA BEATS di Nabil Ayouch (Marocco)
  • HYTTI NRO 6 (Compartment no. 6) di Juho Kuosmanen (Finlandia)
  • THE WORST PERSON IN THE WORLD di Joachim Trier (Norvegia)
  • THE DIVIDE di Catherine Corsini (Francia)
  • THE RESTLESS di Joachim Lafosse (Belgio)
  • PARIS 13TH DISTRICT di Jacques Audiard (Francia)
  • LINGUI, THE SACRED BONDS di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad)
  • MEMORIA di Apichatpong Weerasethakul (Tailandia)
  • NITRAM di Justin Kurzel (Australia)
  • FRANCE di Bruno Dumont (Francia)
  • PETROV’S FLU di Kirill Serebrennikov (Russia)
  • RED ROCKET di Sean Baker (USA)
  • THE FRENCH DISPATCH di Wes Anderson (USA)
  • TITANE di Julia Ducournau (Francia)
  • TRE PIANI di Nanni Moretti (Italia)
  • TOUT S’EST BIEN PASSÉ di François Ozon (Francia)
  • A HERO di Asghar Farhadi (Iran)

Ad aprire la kermesse, il 6 luglio, sarà “Annette” del francese Leos Carax. Dopo nove anni dal successo di “Holy Motors”, il regista presenta il suo primo film in inglese, una storia ambientata a Los Angeles con protagonisti Marion Cotillard, Simon Helberg e Adam Driver, che è anche produttore. Final screening, invece, il 17 luglio, “OSS 117 – Allarme rosso nell’Africa nera (From Africa with love)” di Nicolas Bedos, ultimo capitolo di una serie cult in Francia, parodia dell’agente segreto James Bond.

Non ci resta che seguire il nostro prode Roberto Sapienza sulla Croisette (nel nostro speciale e sui social), per scoprire insieme chi si aggiudicherà gli ambiti premi, ma anche come andrà questo Festival di Cannes, che il presidente Pierre Lescure ha già definito “una fantastica eruzione di ritorno alla vita”.

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