“Fino all’ultimo indizio”: un poliziesco vecchio stile, dall’anima nerissima

Rami Malek, Denzel Washington e Jared Leto nel film di John Lee Hancock disponibile online

Un film di John Lee Hancock. Con Rami Malek, Denzel Washington, Jared Leto, Chris Bauer, Sofia Vassilieva. Thriller, 128′. USA 2021

Lo sceriffo Joe Deacon, detto Deke, viene inviato a Los Angeles, dove aveva prestato servizio anni prima, per raccogliere prove su un caso. Nello stesso momento, il suo vecchio dipartimento di polizia sta indagando su una serie di omicidi molto simili a quelli che lui aveva investigato in passato. Inizia così una collaborazione con Jimmy Baxter, giovane detective di successo che sembra molto diverso da Deke ma ha in comune con lui l’ossessione per i casi a cui lavora. Tutti gli dicono di non lasciarsi coinvolgere da Deke, perché è tanto bravo quanto pericoloso, ma Jimmy non resiste e presto i due si trovano a cercare di incastrare un sospettato inquietante ma sul quale non hanno prove…

 

Da una sceneggiatura del 1993 pensata per essere diretta da Steven Spielberg che, però, la ritenne troppo dark, “Fino all’ultimo indizio” è un thriller da manuale con sfumature noir, che gioca con gli elementi tipici del genere anni ’90, periodo in cui è anche ambientato.

Il vice-sceriffo della contea di Kern Joe Deacon (Washington) viene inviato a Los Angeles per quello che doveva essere un rapido incarico di raccolta di prove. Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la città. A capo delle indagini c’è il sergente Jimmy Baxter (Malek) della squadra omicidi, che colpito dall’istinto poliziesco di Deke richiede il suo aiuto in via non ufficiale.

Già dalla sequenza iniziale – una giovane inseguita su una strada isolata da un serial killer – capiamo il desiderio del regista John Lee Hancock di giocare con gli elementi tipici del genere. E “Fino all’ultimo indizio” in questo senso non delude. È un’indagine vecchio stile, costruita su una miriade di indizi e con una risoluzione lenta. Troppo lenta, forse, per quello a cui siamo abituati a vedere oggi.

Hancock, comunque, firma una regia molto bella, e insieme al direttore della fotografia John Schwartzman riesce a rendere il film accattivante, grazie a anche a un’estetica raffinata, nonostante l’anima nera della storia.

Jared Leto è un po’ troppo sopra le righe nel ruolo del maniaco, e sulla sua colpevolezza, per quanto si cerchi di mantenere un certo mistero, si hanno da subito pochi dubbi. Rami Malek e soprattutto Denzel Washington, invece, sono credibili come detective, e riescono a trasmettere qualcosa allo spettatore.

Insomma, non sarà “Seven” – a cui qualcuno, secondo me incautamente, lo ha avvicinato -, ma comunque “Fino all’ultimo indizio” gioca bene le sue carte e riesce a far precipitare i suoi personaggi in un incubo credibile.

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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