Un film di Lisa Joy. Con Hugh Jackman, Rebecca Ferguson, Thandie Newton, Daniel Wu, Angela Sarafyan. Fantascienza, 116′. USA 2021

Nel prossimo futuro il riscaldamento climatico ha causato guerre, reso le ore diurne quasi invivibili e innalzato il livello dei mari allagando le città costiere come Miami. Qui opera Nick Bannister che, insieme alla ex commilitona Emily Watts, ha un’impresa con una tecnologia che permette di rivivere le memorie. In un mondo senza futuro la gente si rivolge al passato, dice, e il suo sistema olografico offre un’esperienza molto migliore di altre più economiche tecnologie, ma l’impresa comunque non se la passa bene. Quando a lui si rivolge la bellissima e raffinata Mae, cantante in un night che ha perso le chiavi di casa, per Nick è un colpo di fulmine. La relazione però finisce improvvisamente quando Mae, senza ragione apparente, scompare dopo aver svuotato il proprio appartamento.

 

Il passato è croce e delizia di tutti noi: può perseguitarci ma anche renderci felici, a suo modo, facendoci provare quel dolce quanto temibile senso di nostalgia. Perché il rischio di lasciarsi trascinare in un loop senza fine, e disconnettersi dal presente è forte. 

Credete sia sensato vivere di ricordi? Oppure meglio concentrarsi su quello che ancora deve arrivare? In un futuro non troppo lontano, quello immaginato da “Frammenti del passato – Reminiscence” di Lisa Joy, questo non sarà più solo un quesito filosofico e astratto. 

La Terra porta i segni indelebili dei cambiamenti climatici, è funestata da guerre e allagamenti; le disuguaglianze economiche si sono accentuate. Per sottrarsi alla tragedia del presente, l’uomo si rifugia nel passato, grazie a imprese tecnologiche e sistemi olografici di vario tipo.

Quel che è certo è che il film di Lisa Joy è davvero ambizioso, e combina nella sua sceneggiatura diversi elementi: la storia d’amore alla Orfeo e Euridice, il thriller fantascientifico, l’analisi socio-politica sui potenziali rischi della manipolazione della mente. 

Personalmente ho avuto la sensazione che la regista abbia puntato parecchio sull’alchimia fisica e umana – che già si era vista in “The Greatest Showman” – tra il fascinoso e muscoloso Hugh Jackman e la bella e misteriosa Rebecca Ferguson, che anche qui dà prova delle sue ottime doti canore.

Se nel precedente musical il rapporto sentimentale tra i due era solo accennato, qui amore e passione hanno libero sfogo, con scene intense e sensuali che soddisferanno ogni tipo di spettatore.

Sul piano drammaturgico, “Frammenti del passato – Reminiscence” non presenta particolati picchi originali o innovativi, semmai riformula e rimodella passaggi di film apprezzati in passato, come “Inception” di Christopher Nolan (2010), “Strange Days” di Kathryn Bigelow (1995) e “Al di là dei sogni” di Vincent Ward (1998). 

Dopo un inizio lento e alquanto monocorde, questo mix tra action sci-fi e romanticismo trova il suo ritmo, facendo sì che la visione sia nel complesso piacevole, coinvolgente e spiazzante.

Hugh Jackman si sforza di calarsi nel ruolo dell’innamorato felice e poi deluso, desideroso di risposte e poi di vendetta. Per fortuna può contare sulla presenza e il supporto di Rebecca Ferguson, decisamente più a suo agio e credibile nel ruolo di Mae, che alza il livello romantico della storia e bilancia il testosterone.

Convincente anche Thandie Newton nel ruolo di Emily “Watts” Sanders, amica leale e “Grillo parlante” del protagonista.

Il passato è una materia da maneggiare con cura, perché si corre il serio rischio di rimanere bruciati e prigionieri. Ma in alcuni, rari, casi la prigione dei ricordi può rivelarsi l’unico modo per rimanere legati alla persona amata e non più presente. E allora ci si abbandona con consapevolezza a ogni rischio. 

 

Il biglietto da acquistare per “Frammenti del passato – Reminiscence” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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