“Free Fire” di Ben Wheatley chiude il festival tra azione e umorismo

Al TFF la pellicola con Sam Riley e Brie Larson dove si spara molto e si parla poco

Un film di Ben Wheatley. Con Enzo Cilenti, Sam Riley, Brie Larson, Michael Smiley, Cillian Murphy. Azione, 90′. Francia, Gran Bretagna, 2016

 

Boston, anni ’70. Frank (Smiley) e Chris (Murphy) sono membri dell’IRA in cerca di mitragliatori M-16. Devono incontrare dei contrabbandieri, guidati dal sudafricano Vernon (Copley), per valutare lo stock in loro possesso, mentre Justine (Larson) e Ord sono mediatori della transazione. A causa di una coincidenza e dei caratteri bollenti di alcuni elementi delle due gang nel giro di breve tempo parte uno sparo e il meeting degenera in una lotta all’ultimo sangue tra gang rivali.

C’è poca storia e molta azione, in “Free fire” di Ben Wheatley, che per soggetto e struttura ricorda da vicino “Le Iene” di Quentin Tarantino senza però possederne la forza e la profondità.

Nel film si parla poco e si spara tanto, ma i pochi dialoghi sono comunque divertenti e brillanti, con spunti della tipica ironia British che incuriosiscono e catturano lo spettatore.

Nonostante questo, “Free fire” finisce per risultare ripetitivo, girando a vuoto in più punti. Sarebbe stato opportuno ridurne la durata e tagliare almeno un paio di scene.

La regia di Ben Wheatley è asciutta, diretta, pulita e ispirata nel costruire un film in cui più che ascoltare bisogna guardare, coniugando commedia e dramma.

Il cast è composto da attori di talento che danno vita a un film corale godibile attraverso performance credibili e naturali.

Si dice che il crimine, alla fine, non paga e il tragicomico finale sembra confermare che il detto vale anche per le donne.

 

Il biglietto da acquistare per “Free Fire” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto
(con riserva). Sempre.

 

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