“Ghostbusters”: un reboot tutto al femminile per gli acchiappafantasmi

Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones e Kate McKinnon protagoniste del film di Paul Feig

Un film di Paul Feig. Con Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones, Kate McKinnon, Chris Hemsworth, Cecily Strong, Andy Garcia. Fantascienza, 108′. USA 2016

I fantasmi esistono e stranamente stanno cominciando ad attaccare gli uomini a New York. Le uniche a poterli fermare sono le scienziate Abby Yates e Erin Gilbert. La prima insegue gli studi sui fantasmi senza successo da così tanto tempo da essere ormai ritenuta una ciarlatana anche dalle università più ridicole, mentre la seconda ha rinnegato il suo passato e la sua amica per un lavoro accademico più regolare e comune. La comparsa dei fantasmi le getta, volenti o nolenti, nell’azione. Unendo teoria e pratica costruiscono vere e proprie armi per la lotta agli ectoplasmi e poi, con tanto di tuta, partono in prima persona alla caccia assieme a due altre reiette: l’ingegnere Jillian Holtzmann e l’inserviente della metro Patty Tolan. A loro si aggiungerà anche un segretario bello e scemo, utile a mettere in moto gli affari, costretto anch’egli a scendere in campo quando la minaccia si farà davvero seria.

 

Togliamoci subito il dente: questa nuova versione al femminile di “Ghostbusters” non manca di rispetto alla saga che la mia generazione e non solo ha amato moltissimo negli anni ‘80.

Appassionati e semplici curiosi, fin dall’annuncio della produzione, hanno storto il naso e mostrato grandi perplessità sul progetto del regista Paul Feig di portare sul grande schermo un remake in rosa delle avventure celeberrimi acchiappafantasmi. Si sono spesi fiumi di parole, sul web e sui social e gli stessi critici si sono arroccati su pregiudiziali stroncature prima ancora di vedere un solo minuto di film.

Ebbene, cari lettori, potete andare al cinema senza pensieri, magari in compagnia dei figli, perché il fascino e l’ironia della saga originaria sono salvi, e addirittura rinnovati e rinfrescati.

Questo “Ghostbusters” si colloca a metà strada tra un remake e un reboot, dove alle novità si uniscono innumerevoli citazioni e omaggi alla prima versione, a cominciare dai piccoli e divertenti cameo dei membri del vecchio cast.

Quello di Feig è un film godibile, leggero, che si lascia vedere con gusto e in scioltezza nonostante la trama sia di per sé abbastanza scontata e prevedibile.

Lo spettatore si trova nella New York moderna, dove tre giovani scienziate formano una sgangherata e arruffona squadra dedita allo studio dei fenomeni paranormali. Ne fanno parte Erin (Wiig) e Abby (McCarthy), amiche di vecchia data legate dall’amore per lo studio dei fantasmi e Holtzaman (McKinnon). Alle tre scienziate si uniscono presto Patty (Jones), impiegata del metrò eccentrica e colta, e Kevin (Hemsworth), segretario belloccio ma stupido.

È un po’ come assistere a una sorta di gioco degli specchi o, se preferite, di ribaltamento, tra i personaggi del nuovo film e quelli che hanno fatto la storia. Le quattro protagoniste hanno infatti caratteri, personalità, pregi e difetti tutti loro eppure richiamo alla mente i “colleghi” uomini per alcuni tic e modi di fare.

La trama è lineare. Ieri come oggi i Ghostbusters scendono in campo per salvare New York dall’invasione di presenza soprannaturali radunate dal villian di turno, che questa volta ha le sembianze di un nerd frustato. La sceneggiatura è ben scritta, strutturata in maniera dinamica e con buon ritmo, e i dialoghi sono davvero divertenti e ben costruiti.

La regia di Paul Feig è semplice, calibrata, attenta a non fare il passo più lungo della gamba e costruendo quindi un prodotto di buon livello, garbato e spassoso. Il film è piacevole da vedere anche grazie agli effetti speciali.

La paura dell’effetto amarcord è venuta meno dopo pochi minuti, anche grazie a un cast ben assortito, ironico, talentuoso.

Se la coppia Wing-McCarthy conferma di essere affiatata e convincente, la vera sorpresa è rappresentata da Kate McKinnon, perfetta nel ruolo della stralunata e geniale inventrice. Si vede che la ragazza è cresciuta nella palestra del programma televisivo “Saturday night live”: non solo tiene botta accanto alle colleghe, ma in diversi momenti ruba loro la scena.

Meritano altrettanti elogi Leslie Jones e Chris Hemsworth. Sulla carta i loro sono ruoli di spalla, ma i due non sfigurano e anzi, convincono.

Tirando le somme, il team tutto al femminile di questa rivisitazione è riuscito a sconfiggere lo spettro più pericoloso di tutti, quello del passato. E lo spettatore giovane e meno giovane, alla fine della proiezione, non potrà che essere soddisfatto. Gli acchiappafantasmi sono tornati.

 

Il biglietto da acquistare per “Ghostbusters” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva).

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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