Giornate degli Autori 2019: il programma della 16° edizione

11 film in concorso nella rassegna autonoma all'interno della Mostra del cinema di Venezia

È stata presentata a Roma la 16° edizione delle Giornate degli Autori, che si terranno dal 28 agosto al 7 settembre nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

I film in concorso sono 11, tra cui l’esordio alla regia del maestro della graphic novel Igort, “5 è il numero perfetto”, con ben 18 nazionalità rappresentate, dall’Asia agli Stati Uniti, dall’Africa al Sud America fino all’Europa e all’Italia.

Gli eventi speciali, invece, sono otto. Tra quelli più attesi, i “Miu Miu Women’s Tales” e il film di chiusura “Les chevaux voyageurs” (Time of the untamed) dedicato al Re dei cavalli, il poliedrico e carismatico Bartabas. Ma nel ricco programma ci sono anche le Notti Veneziane alla Villa degli Autori, e poi incontri, omaggi e progetti speciali. Una sezione tutta da vivere – e da vedere – insomma.

Intanto, vediamo nel dettaglio gli 11 film in concorso alle Giornate degli Autori, e la pellicola di chiusura.

 

SEULES LES BETES (ONLY THE ANIMALS) – Film di apertura

di Dominik Moll. Con Laure Calamy, Denis Ménochet, Valeria Bruni Tedeschi, Damien Bonnard. 113′. Francia, Germania 2019

Una donna scompare. Dopo un’intensa nevicata di lei restano poche tracce, la macchina abbandonata sul ciglio di una strada di montagna, una casa vuota. Cinque persone sono collegate dalla polizia al mistero. Ciascuna di loro nasconde un segreto, ma la soluzione sta ben lontana dal villaggio alpino, addirittura in un altro continente.

 

YOU WILL DIE AT 20

di Amjad Abu Alala. Con Islam Mubark, Mahmoud Elsaraj, Bunna Khalid. 103′. Sudan, Francia, Egitto, Germania, Norvegia 2019

Appena nato, Muzamil è segnato dal destino: lo stregone del villaggio predice la sua morte allo scoccare dei vent’anni. Suo padre non regge alla notizia e abbandona la famiglia. Sakina lo cresce da ragazza madre, ma allo scoccare dei 19 anni la profezia minaccia di diventare realtà…

 

UN MONDE PLUS GRAND (A BIGGER WORLD)

di Fabienne Berthaud. Con Cécile de France, Narantsetseg Dash, Tserendarizav Dashnyam, Ludivine Sagnier. 100′. Francia, Belgio 2019

Dopo la morte del suo grande amore, Corine parte per la Mongolia per proseguire il suo lavoro di antropologa. L’incontro con la sciamana Oyun le cambierà la vita e la guiderà lungo i sentieri incerti, tra realtà e spiritualità, della ricerca interiore. Tornata in Francia, la donna comprende di dover accettare la propria iniziazione e che il suo “mondo più grande” è là dove si è ritrovata.

 

LA LLORONA (THE WEEPING WOMAN)

di Jayro Bustamante. Con Maria Mercedes Coroy, Sabrina De La Hoz, Margarita Ke’nefic. 97′. Guatemala, Francia 2019

Il mito della donna piangente appartiene a una tradizione antica e risuona degli echi della tragedia classica. In questo racconto prende forma ai tempi della guerra civile del Guatemala che ha portato ad atroci violenze e a un vero e proprio genocidio. Asserragliato nella sua lussuosa villa, il Generale attende il verdetto del tribunale che deve giudicarlo per i suoi crimini…

 

BOR MI VANH CHARK (THE LONG WALK)

di Mattie Do. Con Yannawoutthi Chanthalungsy, Por Silatsa, Noutnapha Soydara, Vilouna Phetmany. 116′. Laos, Spagna, Singapore 2019

Un vecchio solitario, un po’ forastico e un po’ stregone, si imbatte nelle tracce di un ormai dimenticato incidente stradale. A fargli da guida verso la verità è il fantasma della vittima, ma l’uomo scoprirà che quel viaggio oltre la soglia della morte può riportarlo a 50 anni prima, alla dolorosa fine di sua madre.

 

BARN (BEWARE OF CHILDREN)

di Dag Johan Haugerud. Con Henriette Steenstrup, Jan Gunnar Röise, Thorbjörn Harr. 157′. Norvegia, Svezia 2019

Durante la ricreazione la tredicenne Lykke, figlia di un uomo politico del Partito Laburista, ferisce il compagno di classe Jamie, a sua volta figlio di un esponente del Partito Conservatore. Quando il ragazzo muore in ospedale le contraddittorie versioni dell’accaduto rischiano di peggiorare la posizione della ragazzina. Chi è innocente, chi colpevole, chi complice?

 

5 È IL NUMERO PERFETTO

di Igort. Con Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte. 100′. Italia, Belgio,  Francia 2019

Napoli, anni Settanta. Peppino Lo Cicero, camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per cominciare una nuova vita.

 

BOŻE CIAŁO (CORPUS CHRISTI)

di Jan Komasa. Con Bartosz Bielenia, Eliza Rycembel, Aleksandra Konieczna. 116′. Polonia, Francia 2019

Il ventenne Daniel, durante la reclusione in riformatorio, scopre una vocazione spirituale che si scontra con il suo passato, i suoi compagni di prigione e la sua fedina penale. Uscito dall’istituto trova lavoro come carpentiere in un piccolo centro ma al suo arrivo, per un equivoco, viene preso dal parroco locale per il nuovo prete che dovrà aiutarlo. Il suo segreto si incrocia con i sensi di colpa di una piccola comunità segnata da un’inconfessata tragedia.

 

UN DIVAN A TUNIS (ARAB BLUES)

di Manele Labidi. Con Golshifteh Farahan, Hichem Yacoubi, Majd Mastoura, Aïsha Ben Miled. 87′. Tunisia, Francia 2019

A 35 anni Selma Derwish scopre la nostalgia di casa. Cresciuta in Francia, laureata in psicoanalisi, la donna arriva a Tunisi con la fiera determinazione di aprire il suo studio in città, sul tetto della casa di famiglia, in un quartiere periferico. Sull’onda della primavera araba si illude di aver a che fare con un contesto moderno e occidentalizzato. Scoprirà ben presto di vivere in un paese schizofrenico, ammalato di pregiudizi, di burocrazia, capace di confondere Freud con la Fratellanza Musulmana.

 

ARU SENDO NO HANASHI (THEY SAY NOTHING STAYS THE SAME)

di Jō Odagiri. Con Akira Emoto, Ririka Kawashima, Nijiro Murakami. 137′. Giappone 2019

Toichi traghetta da tutta la vita i paesani che vivono sul suo lato del fiume verso la città sorta sull’altra riva. A parte i suoi occasionali passeggeri, non ha contatti con nessuno salvo il giovane Genzo. Intanto a pochi passi dal suo traghetto si costruisce il ponte che è destinato a porre fine al suo lavoro. Un giorno sulla riva del fiume appare una misteriosa ragazza senza tetto né legge. Toichi la ospita nella sua baracca ma l’incontro cambierà per sempre la sua vita.

 

LINGUA FRANCA

di Isabel Sandoval. Con Isabel Sandoval, Lynn Cohen, Eamon Farren. 89′. Stati Uniti, Filippine 2019

A Brighton Beach, il quartiere ebreo-russo di New York, un’immigrata filippina minacciata di espulsione dal Paese si innamora di un ragazzo di origine russa. Lui però ignora la verà natura della donna, che in realtà è una transgender.

 

LES CHEVAUX VOYAGEURS (TIME OF THE UNTAMED) – Film di chiusura

di Bartabas. Con Bartabas e il teatro equestre. 93′. Francia 2019

35 anni in compagnia di Zingaro, il maestoso e nero cavallo frisone che ha dato il nome al suo circo teatrale e ha creato la sua leggenda. Il “Re dei Cavalli” Bartabas, al secolo Clément Marty, ripercorre la sua opera artistica con un viaggio iniziatico tra passato e presente che riassume la sua poetica, le coreografie, un’idea del teatro e dell’arte che sono vita e pensiero, forma e bellezza sublimati nel rapporto tra l’uomo e l’animale.

 

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