Giornate degli Autori: presentato il programma della 17° edizione

10 film in concorso, tra cui l'italiano "Spaccapietre" diretto dai gemelli De Serio, con Salvatore Esposito

Dieci film in concorso, di cui cinque opere prime, quattro eventi speciali e undici titoli selezionati nelle rinnovate Notti veneziane – L’isola degli Autori: sono questi i numeri delle Giornate degli Autori 2020, presentate a Roma.

La 17° edizione della sezione autonoma e indipendente promossa dalle associazioni italiane degli autori, ANAC e 100autori si terrà, come di consueto, nell’ambito della Mostra internazionale del cinema di Venezia, dal 2 al 12 settembre.

Tante le novità, in questo 2020 di per sé straordinario. Prima di tutto il carattere generale del programma, improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale che proprio a Venezia vuole riaffermare la forza della creatività e degli autori posti di fronte a una tragedia collettiva senza precedenti.

Poi l’idea di una collaborazione tra voci diverse che si riuniscono insieme in nome di una comune visione del valore del cinema, dell’impegno culturale, della volontà di reagire. Ecco allora il senso della collaborazione con Bookciak, Azione!, di quella con Laguna Sud, del progetto Miu Miu Women’s Tales che conferma una speciale attenzione alla creatività femminile nell’ambito delle Giornate.

Vediamo insieme i 10 film della selezione ufficiale, tra cui figura anche l’italiano “Spaccapietre”, diretto dai gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, con Salvatore Esposito, e il film di chiusura. Tra gli eventi speciali, occhi puntati su “Guida romantica a posti perduti” di Giorgia Farina, con Clive Owen e Jasmine Trinca.

 

CIGARE AU MIEL (HONEY CIGAR) – Film di apertura

di Kamir Aïnouz. Con Zoé Adjani, Amira Casar, Lyès Salem, Louis Perez. 100′. Francia, Algeria 2020

Parigi, 1993. Selma, diciassette anni, vive con la sua famiglia berbera borghese e laica. Quando incontra Julien, un giovane affascinante per cui prova una forte attrazione, si rende conto per la prima volta delle severe regole della sua famiglia patriarcale e di come queste influiscano sulla sua intimità. Mentre l’islamismo assume il controllo del paese di origine e la famiglia si sgretola, Selma scopre quanto sia potente il suo desiderio e il suo bisogno di resistere e combattere. Traendo forza dalla sua gente, inizia un percorso che le farà capire cosa significhi diventare una donna libera.

 

SPACCAPIETRE (THE STONEBREAKER)

di Gianluca e Massimiliano De Serio. Con Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile. 104′. Italia, Francia, Belgio 2020

Dopo un grave incidente sul lavoro, Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e raccontargli una storia. Gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre, e rispetterà quella promessa, a qualunque prezzo.

 

MA MA HE QI TIAN DE SHI JIAN (MAMA)

di Li Dongmei. Con CHENG Shuqiong, WANG Xiaoping, GE Wendan, XIAO Guoli, GONG Yanxin, TAN Yuxiang, GE Shidi, SHEN Jihua. 133′. Cina 2020

Sette giorni in un villaggio della Cina rurale degli anni Novanta, ricostruiti attraverso i ricordi della dodicenne Xiaoxian. In quella settimana, la ragazza è testimone di due nascite e tre morti, inclusa quella di sua madre, deceduta in seguito al parto della quarta sorella.

 

RESIDUE

di Merawi Gerima. Con Obinna Nwachukwu, Dennis Lindsey, Taline Stewart, Derron, Jacari Dye, Julian Selman, Melody Tally, Ramon. 90′. Stati Uniti 2020

Quando Jay torna a casa, la gentrificazione ha reso irriconoscibile il suo quartiere. Demetrius, il suo migliore amico ai tempi dell’infanzia, è scomparso. Tra quelli rimasti, nessuno si fida e risponde alle sue domande. La frustrazione aumenta quando comprende di essere diventato un estraneo nella sua città, attaccato da tutti i lati. Jay, allora, fa visita al suo ultimo amico, Dion, in carcere. Un incontro che gli lascia un senso ulteriore di impotenza e rabbia. Alla fine, anche su Jay, per un banale diverbio, incombe lo stesso destino che ha colpito i suoi amici.

 

FELKÉSZÜLÉS MEGHATÁROZATLAN IDEIG TARTÓ EGYÜTTLÉTRE
(PREPARATIONS TO BE TOGETHER FOR AN UNKNOWN PERIOD OF TIME)

di Lili Horvát. Con Natasa Stork, Viktor Bodó, Benett Vilmányi. 95′. Ungheria 2020

Márta si è innamorata. Per questo motivo, si lascia alle spalle la brillante carriera intrapresa negli Stati Uniti in un reparto di neurochirurgia e torna a Budapest per iniziare una nuova vita con l’uomo che ama. Lui però non si presenta all’appuntamento al Ponte della Libertà. Dopo un’attesa inutile, lo cerca disperatamente e quando finalmente lo trova, l’amore della sua vita le risponde di non averla mai vista prima d’ora.

 

OAZA (OASIS)

di Ivan Ikić. Con Marusa Majer, Goran Bogdan, Marijana Novakov, Valentino Zenuni and Tijana Markovic. 121′. Serbia, Slovenia, Olanda, Francia, Bosnia-Erzegovina 2020

Al suo arrivo in un istituto per persone con disabilità mentali, Maria diventa presto amica di Dragana, con la quale condivide la stessa impetuosità. La loro relazione è presto sconvolta quando scoprono di essere entrambe innamorate del più introverso Robert. Le due ragazze trasformano il loro giocare a nascondino in qualcosa di sempre più pericoloso. Estromessi per sempre dalla società, i tre bramano indipendenza e contatti umani. Spinti da sentimenti mai provati, tra desideri e invidie, le loro azioni impulsive rompono il delicato equilibrio imposto dalle asfissianti regole dell’istituto e si riversano in una serie di conflitti e misure disperate alla ricerca di una qualsiasi via d’uscita.

 

200 METERS

di Ameen Nayfeh. Con Ali Suliman, Anna Utenberg, Motaz Malhees, Mahmoud Abu Aita, Lana Zreik. 90′. Palestina, Giordania, Italia, Qatar, Svezia 2020

Mustafa e sua moglie Salwa provengono da due paesi palestinesi distanti solo duecento metri, ma separati dal muro. Questa strana situazione sta influenzando in negativo un matrimonio che altrimenti sarebbe felice. La coppia comunque fa il possibile per farlo funzionare. Quando è buio, Mustafa accende una luce nel suo balcone per augurare la buonanotte ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Un giorno Mustafa riceve la telefonata che ogni genitore teme: suo figlio ha avuto un incidente. L’uomo si precipita al checkpoint dove, pieno d’angoscia, è costretto a fare la fila. Un’attesa inutile a causa di un problema con le sue impronte digitali. L’ingresso gli è negato. Disperato, Mustafa chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro. I duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a oltrepassare quella barriera.

 

TENGO MIEDO TORERO

di Rodrigo Sepúlveda. Con Alfredo Castro, Leonardo Ortizgris, Sergio Hernández, Julieta Zylberberg, Ezequiel Díaz, Luis Gnecco, Amparo Noguera, Paulina Urrutia. 93′. Cile, Argentina, Messico, 2020

In mezzo ai disordini politici durante la dittatura di Pinochet nel Cile degli anni Ottanta, una queer lady non più giovane si lascia coinvolgere in un’operazione clandestina molto rischiosa dopo essersi innamorata di un guerrigliero che gli chiede di trasformare la casa in un covo della rivoluzione.

 

KONFERENTSIYA (CONFERENCE)

di Ivan I. Tverdovskiy. Con Natalya Pavlenkova, Natalya Potapova, Yan Tsapnik.
Russia, Estonia, Italia, Regno Unito

Natalia, una suora in un remoto monastero russo, torna a Mosca diciassette anni dopo l’attacco terroristico al Teatro Dubrovka. È lì per organizzare una serata commemorativa in onore delle vittime dell’attacco, avvenuto nell’ottobre 2002. Anche Natalia e la sua famiglia sono stati testimoni di quel tragico evento. Quasi dimenticati dal mondo esterno, gli organizzatori e i partecipanti alla commemorazione, anzi alla Conferenza (come è stato
loro chiesto di chiamare ufficialmente l’incontro), sentono di essere avvertiti come un peso dal resto della società. Mentre seguiamo la cronologia degli eventi attraverso la voce di alcuni testimoni, emergono i dettagli oscuri della storia personale di Natalia.

 

KITOBOY (THE WHALER BOY)

di Philipp Yuryev. Con Vladimir Onokhov, Kristina Asmus, Vladimir Lyubimtsev, Arieh Worthalter, Nikolay Tatato, Maria Chuprinskaya. 93′. Russia, Polonia, Belgio, 2020

Leshka vive in un villaggio sperduto sullo Stretto di Bering che divide la Russia dagli Stati Uniti, tra il circondario autonomo della Čukotka e l’Alaska. È un adolescente ed è anche un cacciatore di balene, come la maggior parte delle persone nel paese. Da poco, è possibile accedere a Internet. L’unica distrazione per i ragazzi è una video chat erotica che si interrompe continuamente. Il buffering, comunque, non impedisce loro di osservare giovani donne che vivono a migliaia di chilometri di distanza. Per tutti sembra essere poco più che un passatempo divertente, per Leshka invece si trasforma in una cosa seria quando si imbatte in una ragazza che gli cambia la vita. Una mattina, Leshka ruba un motoscafo, un binocolo e un arpione, e parte. Si prospetta un viaggio folle. Arriverà in Alaska?

 

SAINT-NARCISSE – Film di chiusura

di Bruce LaBruce. Con Félix-Antoine Duval, Tania Kontoyanni, Alexandra Petrachuck, Andreas Apergis.
101′. Canada 2020

Canada, 1972. Dominic, ventidue anni, ha un feticcio… se stesso. Niente lo eccita di più della sua immagine. Per questo motivo, passa gran parte del suo tempo scattando dei selfie con una Polaroid. Quando la sua amorevole nonna muore, scopre due profondi segreti legati alla famiglia: sua madre lesbica non è morta di parto e in un remoto monastero vive suo fratello gemello, Daniel, cresciuto da un prete depravato. La forza del destino riunisce i due fratelli belli e identici. E dopo essersi ricongiunti anche con Beatrice, la loro madre, subito restano coinvolti in una strana rete di sesso, vendetta e redenzione.

 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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