“Glass onion – Knives out”: un thriller investigativo con (molte) sorprese

Il film di Rain Johnson si articola su tanti livelli e può contare su un cast davvero azzeccato

Un film di Rian Johnson. Con Daniel Craig, Edward Norton, Dave Bautista, Ethan Hawke, Jessica Henwick. Commedia. USA 2022

Il magnate della tecnologia Miles Bron invita alcuni dei suoi più cari amici in vacanza sulla sua isola privata in Grecia, ma presto si capisce che il paradiso non è proprio perfetto. E se poi ci scappa il morto… nessuno è capace di indagare meglio di Blanc.

 

Durante la pandemia molti film hanno subito il peso delle restrizioni, trovandosi a integrare nelle loro trame e nei loro piani una serie di protocolli inattesi. Sgombriamo subito il campo da possibili dubbi: “Glass Onion – Knives Out”, pellicola di chiusura del London Film Festival, non è uno di questi film!

Rain Johnson usa brillantemente le unità di tempo e spazio imposte dal Covid per dare forma a un thriller investigativo classico ma non nostalgico, moderno ma non incomprensibile. Un film a metà strada tra una partita a Cluedo e un’indagine filosofica su ciò che è reale e ciò che non lo è. Ma, soprattuto, un film profondamente divertente e originale.

La trama è una continua giravolta di sorprese, indizi, flashback che fanno dimenticare allo spettatore quella insistente domanda – Chi è il colpevole? – che accompagna la visione o la lettura di ogni thriller investigativo/giallo che si rispetti, per lasciare invece il tempo di immergersi completamente nella storia che viene raccontata.

La scelta degli interpreti è perfetta. Ogni attore sembra avere le caratteristiche giuste per dare al proprio personaggio ciò che serve in termini di spessore, complessità ma anche leggerezza e ironia. E questo fa sì che lo spettatore si affezioni a tutto coloro che calcano la scena, altro elemento fondamentale per scongiurare la noia.

Proprio come lascia intendere il titolo, “Glass onion – Knives out” è una cipolla articolata su molti livelli, dai più terra terra a quelli più filosofici e complessi, tenuti insieme da un solido nucleo centrale: una regia matura e sicura di sé in perfetto stile Johnson. Spettatori di ogni tipo troveranno nel film qualcosa da apprezzare, e noi ovviamente non anticipiamo nulla sulla soluzione del caso.

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Federica Gamberini
Bolognese di nascita, cittadina del mondo per scelta, rifugge la sedentarietà muovendosi tra l’Inghilterra (dove vive e studia da anni), la Cina, l’Italia e altre nazioni europee. Amante della lasagna bolognese, si oppone fermamente alla visione progressista che ne ha la signorina Lotti, che vorrebbe l’aggiunta della mozzarella. Appassionata di storie, nel tempo libero ama leggere, scrivere, guardare serie TV e film, e partecipare a quanti più eventi culturali possibile.

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