Golden Globe 2019: tra vincitori (attesi), grandi delusi e sorprese

Lady Gaga si vede "soffiare" il globo da una grande Glenn Close. In tv brillano Netflix e Sandra Oh

La notte tra il 6 e il 7 gennaio si è tenuta la cerimonia di consegna dei Golden Globe, i premi assegnati dai giornalisti internazionali a Hollywood che per tradizione aprono la strada agli Oscar. Venticinque le categorie, divise tra cinema (14) e televisione (11).

Dopo un red carpet che non ha deluso, tra look da urlo e coppie da capogiro, seduti ai tavoli della grande sala i vip hanno atteso di conoscere i nomi dei vincitori – come il pubblico da casa.

Alcune scelte dei giurati ci hanno trovati particolarmente d’accordo. È il caso di Bohemian Rapsody che porta a casa due globi, quello per il miglior film drammatico e quello vinto da Rami Malek, che ha interpretato Freddie Mercury, come miglior attore. Anche la scelta di Green Book come miglior commedia o film musicale convince.

Lady Gaga sul red carpet dei Golden Globe 2019.

C’era grande attesa per la categoria miglior attrice protagonista in un film drammatico, dove gareggiava Lady Gaga (nomination molto discussa, la sua) per “A star is born”. Ebbene la cantante ha dovuto arrendersi a Glenn Close, premio più che meritati per la sua incredibile performance in “The Wife – Vivere nell’ombra”.

Miglior regista Alfonso Cuaròn che con il suo “Roma”, premiato anche come miglior film straniero, continua a fare incetta di riconoscimenti. Dopo averlo visto e apprezzato alla Mostra del cinema di Venezia devo dire che facevo il tipo per lui, anche se in lizza c’erano nomi del calibro di Spike Lee e Adam McKay.

E veniamo adesso agli attori protagonisti di una commedia o film musicale che, senza troppe sorprese ma accolti da grande calore, sono stati rispettivamente Christian Bale (Vice – L’uomo nell’ombra) e Olivia Colman (La favorita).

Per ciò che riguarda i globi della televisione – 11 le categorie premiate – si è letteralmente fatta la storia, con la vittoria della prima donna asiatica, Sandra Oh (Grey’s Anatomy), come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, “Killing Eve”.

“Il metodo Kominsky”, la sit-com con Michael Douglas distribuita da Netflix, si è aggiudicata due premi: quello per la migliore serie comedy o musicale e quella per il miglior attore a Douglas.

Insomma, pensando alle pellicole che abbiamo visto negli ultimi mesi ai diversi festival – e che arriveranno nei prossimi mesi al cinema – possiamo dire che il bilancio dei Globe è stato più che positivo. Non ci resta che aspettare il 25 febbraio per sapere se i verdetti saranno confermati durante la notte degli Oscar.

 

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