I FANTASTICI 4 | Giugno è il mese del pride, e lo festeggia anche il cinema

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire

Dal 1999, quando l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton lo ha riconosciuto legalmente, giugno è, a livello internazionale, il mese del Pride. Trenta giorni ricchi di eventi e iniziative per sostenere la comunità LGBTQIA+ e la sua lotta costante per il riconoscimento dei diritti, ma anche per celebrare le vittorie passate.

Perché la scelta di giugno? La notte del 28 giugno 1969 otto poliziotti (dei quali solo uno in uniforme) entrarono nello Stonewall Inn, un bar nel Greenwich Village, a New York, arrestando “coloro i quali si trovavano privi di documenti di identità, quelli vestiti con abiti del sesso opposto, e alcuni o tutti i dipendenti del bar”, provocando poi un moto di ribellione passato alla storia come “i moti di Stonewall”.

Unendoci ai festeggiamenti del mese del pride, nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto quattro pellicole che raccontano, con garbo, pathos e drammaticità, l’universo LGBTQIA+.

 

PERSONA

di Ingmar Bergman. Con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook, Jorgen Lindström. Drammatico, 85′. Svezia 1966

La giovane infermiera Alma riceve l’incarico di assistere l’attrice Elisabet Vogler, che si è rinchiusa in un inspiegabile mutismo dopo un allestimento teatrale dell’Elettra. Le due donne si recano così nella casa in riva al mare dell’attrice, in una situazione di totale isolamento; e durante il loro soggiorno Alma si lascia andare con Elisabet, confidandole i suoi pensieri più intimi e nascosti… Considerata la pellicola più matura di Ingmar Bergman. 

 

IL CONFORMISTA

di Bernardo Bertolucci. Con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin, Enzo Tarascio. Drammatico, 116’. Italia 1970

Alle porte della Seconda guerra mondiale, Marcello Clerici, spia della polizia politica fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze. La luna di miele è una copertura: all’insaputa della moglie Giulia, Marcello deve eliminare il suo ex professore ora dissidente politico antifascista. In un turbinio d’intreccio erotico e politico, il protagonista sente vacillare la sua fede nel regime e s’innamora della moglie del professore. La missione sarà portata a termine ma, pavidamente, non per sua mano. Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, un film ambiguo, che lanciò Bertolucci nel mercato internazionale.

 

TUTTO SU MIA MADRE

di Pedro Almodóvar. Con Penélope Cruz, Cecilia Roth, Marisa Paredes, Candela Peña, Antonia San Juan. Drammatico, 105′. Spagna 1999

Manuela vive da sola con suo figlio adolescente Esteban che non ha mai conosciuto suo padre. Uniti dall’ammirazione per l’attrice Huma Rojo, come regalo di compleanno la donna porta il figlio a teatro, dove l’attrice recita vedere “Un tram chiamato desiderio”. Quando alla fine dello spettacolo Esteban insegue l’auto dell’attrice, viene investito da una macchina. Manuela scappa così a Barcellona alla ricerca del padre del ragazzo, che batte i marciapiedi con il nome di Lola. Miglior film straniero agli Oscar 2000. 

 

I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN

di Ang Lee. Con Jake Gyllenhaal, Heath Ledger, Michelle Williams, Anne Hathaway. Drammatico, 134′. USA 2005

Heath Ledger e Jake Gyllenhaal protagonisti deil film di Ang Lee. (2005)

Il film di Ang Lee, vincitore di tre premi Oscar (miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora) e del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, ribalta letteralmente le convenzioni del genere western. Wyoming, estate 1963. Jack Twist ed Ennis Del Mar si incontrano per la transumanza e trascorrono insieme, in solitudine, alcune settimane. Tra i due nasce un’intensa amicizia, che con il passare del tempo si trasforma in un legame più profondo. Il film è ispirato a un racconto breve di Annie Proulx del 1998, pubblicato sul The New Yorker, poi diventato un romanzo, “Gente del Wyoming”.

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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