I FANTASTICI 4 | Le pellicole più interessanti girate in piano sequenza

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

Quando uno spettatore va al cinema è raro che faccia caso alle tecniche registiche utilizzate, a meno che non si tratti di un addetto ai lavori o di un esperto. Questo perché la recitazione, la colonna sonora, gli effetti speciali sono tutti elementi che saltano più facilmente all’occhio.

Quando a fine gennaio è uscito in sala “1917” di Sam Mendes si è tornati a parlare del piano sequenza, una tecnica cinematografica che modula una sequenza (un segmento narrativo autonomo) attraverso una sola ripresa, prescindendo dal montaggio.

Tecnica sofisticata e di non semplice realizzazione, è stata usata di rado dai registi. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto le pellicole più interessanti così realizzate.

 

QUARTO POTERE

di Orson Welles. Con Everett Sloane, Paul Stewart, Joseph Cotten, Alan Ladd, Agnes Moorehead, George Coulouris. Drammatico, 120′. USA 1941

Con questa pellicola del 1941, Orson Welles cambia il cinema e rivoluziona il piano sequenza. La scena iniziale, che parte dalla mezza figura della madre di Charles che si affaccia alla finestra per parlare con il figlio, è una ripresa consequenziale e omogenea, no-stop, che distrugge il convenzionale découpage e apre la strada a una nuova era.

 

NODO ALLA GOLA

di Alfred Hitchcock. Con James Stewart, Farley Granger, John Dall, Cedric Hardwicke, Constance Collier Giallo, 80′. USA 1948

Costituita da otto piani sequenza tra cui non si vedono i tagli, la pellicola di Hitchcock racconta la vicenda di due studenti che commettono un delitto per noia. Una curiosità: il maestro avrebbe voluto girare tutto il film con un unico piano sequenza, ma le tecniche di ripresa dell’epoca non glielo consentirono.

 

ARCA RUSSA

di Aleksandr Sokurov. Con Mariya Kuznetsova, Leonid Mozgovoy, Alexander Chaban, Sergey Dreyden Storico, 96′. Russia, Germania 2002

Ambientata all’Ermitage di San Pietroburgo, l’opera che Sokurov è girata in digitale, senza montaggio, senza stacchi. Una soggettiva di un protagonista non identificato che si trova nel Palazzo d’Inverno, vecchia dimora degli zar, oggi trasformata museo.

 

BIRDMAN

di Alejandro G. Iñárritu. Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan. Commedia, 119′. USA 2014

Nonostante il film di Iñárritu non sia stato girato con un unico piano sequenza ma con diversi, la sensazione che si ha guardandolo è quella di una pellicola senza stacchi. Il merito in questo caso è di un montaggio magistrale, capace di fondere insieme le diverse sequenze. Il protagonista della storia è un ex-stella del cinema in cerca di una nuova ondata di notorietà, che si muove in un labirinto allucinogeno fatto di persone, suggestioni, ipocrisie, possibilità. Un gioiello che ha meritato l’Oscar.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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