I FANTASTICI 4 | Omaggio a Bill Murray, premio alla carriera a Roma

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

Uno dei protagonisti della Festa del cinema che si sta svolgendo in questi giorni a Roma, Bill Murray è stato insignito del premio alla carriera e ha parlato della sua carriera in un divertente incontro ravvicinato.

Interprete nel corso degli anni di personaggi malinconici e di personaggi strampalati, Murray inizia la sua carriera alla fine degli anni settanta, ma è nel 1983, con il ruolo in “Il filo del rasoio” di John Byrum che gli si aprono le porte del successo e della popolarità.

Nel nostro appuntamento di oggi con “I Fantastici 4, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto per voi le sue quattro interpretazioni migliori.

 

GHOSTBUSTERS – ACCHIAPPAFANTASMI

di Ivan Reitman. Con Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Rick Moranis. Commedia, 105′. USA 1984

La pellicola che ha portato alla ribalta Murray, quella a cui ancora oggi lo associamo con più facilità, un vero e proprio cult degli anni ’80. Una curiosità: il ruolo del dottor Peter Venkman – ricercatore esperto di fenomeni paranormali che insieme ai colleghi Raymond Stantz (Aykroyd) ed Egon Spengler (Ramis) fonda un’impresa specializzata come “acchiappafantasmi” – inizialmente doveva essere di John Belushi, morto però prematuramente nel 1982.

 

RICOMINCIO DA CAPO

di Harold Ramis. Con Bill Murray, Andie MacDowell, Chris Elliott, Stephen Tobolowsky, Brian Doyle-Murray. Commedia, 103′. USA 1993

Bill Murray interpreta Phil Connors, un insopportabile meteorologo che deve recarsi in una cittadina della Pennsylvania, per un reportage sulla “giornata della marmotta”. Per uno scherzo del destino, si ritrova a rivivere lo stesso giorno all’infinito. Nonostante la vena comica del film, tra le righe emerge anche una riflessione sull’alienazione e i mali della società. Perfetto per esaltare le doti dell’attore.

 

LOST IN TRANSLATION

di Sofia Coppola. Con Bill Murray, Scarlett Johansson, Giovanni Ribisi, Anna Faris, Fumohiro Hayashi. Sentimentale, 105′. USA 2003

Bob Harris è un divo della tv americana sul viale del tramonto: è a Tokyo per girare lo spot di un whisky, non parla giapponese, è insonne. Charlotte è una donna carina ma delusa: è a Tokyo al traino del marito fotografo che non vede mai, non parla giapponese, è insonne. Anime simili che non possono che incrociarsi. Secondo film diretto da Sofia Coppola – che dimostra come buon sangue non menta. Nomination agli Oscar per Murray.

 

MOONRISE KINGDOM – UNA FUGA D’AMORE

di Wes Anderson. Con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Jared Gilman. Drammatico, 94′. USA 2012

Estate 1965. Su un’isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo “difficile” per continuare a occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta. Nell’ennesima collaborazione con Wes Anderson, Murray interpreta il bizzarro Walt Bishop padre ozioso e distaccato. In coppia con l’amica Frances McDormand, ci regala un altro personaggio indimenticabile.

 

Previous article“Miserere”: un viaggio irresistibile prima nella solitudine, poi nell’orrore
Next article“Mickey and the bear”: un racconto intenso di resilienza al femminile
Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here