I FANTASTICI 4 | Omaggio a Gillian Anderson regina delle serie – e di stile

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire

È disponibile dal 17 settembre su Netflix la terza stagione della serie inglese “Sex education” (qui la nostra recensione), amatissima da pubblico e critica. Tra i protagonisti ritroviamo anche Gillian Anderson nel ruolo di Jean Milburn, terapista del sesso e mamma di Otis (Asa Butterfield).

Attrice di origini americane naturalizzata britannica, la Anderson è riuscita a sviluppare nei progetti a cui ha preso parte tutta la sua personalità, forte, British e intrigante. Il suo esordio è stato in teatro nel 1990 ma la popolarità è arrivata con il personaggio dell’agente dell’FBI Dana Scully nella serie cult degli anni ’90 “X-Files”. E pensare che il suo ingresso nel cast non è stato scontato, perché la rete voleva un’attrice già nota al pubblico… 

Nel nostro appuntamento con la rubrica “I Fantastici 4”, dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo voluto omaggiare Gillian Anderson, interprete di donne dal grande carisma, attraverso i suoi quattro ruoli televisivi più riusciti

 

X-FILES

Una serie ideata da Chris Carter. Con David Duchovny, Gillian Anderson, Mitch Pileggi, William B. Davis, Nicholas Lea. Sci-fi, thriller. 1993-2002, 2016-2018

Chi, come me, appartiene alla generazione cresciuta a pane e “X-Files” potrà confermarvi che Dana Katherine Scully non è solo un personaggio televisivo, è un’icona. Medico patologo e agente speciale dell’FBI, al contrario del collega Fox (Duchovny) almeno inizialmente è molto scettica verso il soprannaturale. I fatti la porteranno a ricredersi. Sicuramente il ruolo più popolare di Gillian Anderson fino a oggi. 

 

AMERICAN GODS

Una serie ideata da Bryan Fuller, Michael Green. Con Ricky Whittle, IanMcShane, Emily Browning, Pablo Schreiber, Bruce Langley. Fantastico. USA, Regno Unito. 2017-2021 

Nella prima stagione della serie distribuita in Italia da Prime Video, che adatta il romanzo omonimo di Neil Gaiman, Gillian Anderson interpreta la Media, la dea dei mass media, dei social network e dell’intrattenimento, maestra della manipolazione e portavoce dei Nuovi Dei. Tra le sue capacità c’è anche quella di assumere le sembianze di altri, e quindi negli otto episodi abbiamo visto la Anderson trasformarsi in Marilyn Monroe, Lucille Ball e David Bowie. Camaleontica. 

 

SEX EDUCATION

Una serie ideata da Laurie Nunn. Con Asa Butterfield, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Gillian Anderson, Connor Swindells. Commedia drammatica. Regno Unito. 2019-in corso

La serie, già diventata cult in tutto il mondo, si propone di sdoganare un tema ancora considerato tabù come il sesso tra i giovani. Gillian Anderson interpreta uno dei personaggi più “forti” della serie: la terapista del sesso Jean Milburn, donna in carriera e madre single del protagonista Otis (Butterfield). Una donna moderna, eccentrica, capace di dispensare saggi consigli ai giovani ma anche di far morire dalle risate con alcune uscite iconiche. Super.

 

THE CROWN

Una serie ideata da Peter Morgan. Con Olivia Colman, Tobias Menzies, Helena Bonham Carter, Gillian Anderson, Victoria Hamilton. Drammatico, Storico. Gran Bretagna, USA. 2016-in corso

A partire dalla quarta stagione della popolarissima serie anglo-americana incentrata sul regno della regina Elisabetta II, Gillian Anderson interpreta la Lady di ferro, Margaret Thatcher. Guardando gli episodi in lingua originale è evidente il lavoro fatto dall’attrice sul tono, mentre quello sulla gestualità e la mimica facciale è sotto gli occhi di tutti (anche nella versione doppiata). Memorabile il secondo episodio, “La prova di Balmoral”. 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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