I FANTASTICI 4 | Omaggio a Indiana Jones, archeologo avventuriero

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

Era il 22 ottobre 1981 quando nei cinema italiani, a pochi mesi dai cugini a stelle e strisce, faceva la sua comparsa un personaggio destinato a fare storia, Henry Walton Jones Junior, meglio noto come Indiana Jones.

“Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta” è il primo film della serie creata da George Lucas e diretta da Steven Spielberg. A prestare il volto all’iconico professore di archeologia e avventuriero, Harrison Ford.

Per festeggiare la ricorrenza, nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo deciso di raccontavi chicche e curiosità sui quattro film che compongono, per adesso, la serie.

 

I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA

di Steven Spielberg. Con Harrison Ford, Karen Allen, John Rhys-Davies, Alfred Molina, Paul Freeman,
Ronald Lacey.
Avventura, 115’. USA 1981

Nel primo capitolo della serie, ambientato nel 1936, Indiana Jones cerca di recuperare la mitica Arca dell’Alleanza, sulle cui tracce ci sono però anche i nazisti. Il personaggio prende il nome dal cane di razza Alaskan malamute di George Lucas. Nel terzo film si scoprirà che anche il cane del dottor Jones si chiamava Indiana. Originariamente Lucas aveva pensato al nome “Indiana Smith”, che però Steven Spielberg detestava. Tom Selleck fu il primo attore scelto per il ruolo di Indiana Jones, ma dovette rifiutare poiché aveva firmato un contratto in esclusiva per la serie televisiva “Magnum, P.I.”.

 

INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO

di Steven Spielberg. Con Harrison Ford, Kate Capshaw, Ke Huy Quan, Pat Roach, Dan Aykroyd, Philip Stone. Avventura, 118’. USA 1984

Ambientazioni più cupe ma anche una certa dose di ironia, per il secondo film (che però alla fine è un prequel, essendo ambientato un anno prima). Siamo nel 1935 e Indiana Jones deve vedersela con i sanguinari adoratori della dea Kali e il loro Tempio del male. Lucas e Spielberg iniziarono a lavorare al film quando “I predatori dell’arca perduta” era uscito al cinema da soltanto poche settimane. Non esisteva un soggetto già pronto, ma c’erano diverse sequenze ideate per I predatori e non utilizzate per sovrabbondanza di materiale, da poter recuperare, in particolare quelle del rafting sul fiume e dell’inseguimento in miniera. Lucas pensò di puntare su un tono cupo per differenziare questo film dal precedente, ma per sua stessa ammissione, influenzato dal periodo difficile che stava vivendo sul piano personale, il risultato fu più dark del previsto.

 

INDIANA JONES E L’ULTIMA CROCIATA

di Steven Spielberg. Con Harrison Ford, Sean Connery, Denholm Elliott, Alison Doody, Michael Byrne,
John Rhys-Davies.
Avventura, 127’. USA 1989

Nel terzo capitolo della serie, ambientato nel 1938, si scopre l’origine di alcune caratteristiche peculiari del personaggio di Indiana Jones: il suo odio per i serpenti, l’uso dalla frusta come arma preferita, l’origine della cicatrice sul mento (segno distintivo dello stesso Ford) e il suo stesso nome (di cui abbiamo già parlato). Nel film fa anche la comparsa il personaggio del padre dell’archeologo, il professor Henry Jones, interpretato da Sean Connery. La scelta dell’attore scozzese non fu casuale, dato che in molte occasioni i registi hanno avuto modo di affermare che il “vero” padre di Indiana Jones è James Bond. Da notare comunque il fatto che tra Sean Connery e Harrison Ford ci siano soltanto 12 anni di differenza.

 

INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO

di Steven Spielberg. Con Harrison Ford, Karen Allen, Cate Blanchett, Shia LaBeouf, John Hurt,
Ray Winstone.
Avventura, 125’. USA 2008

A quasi vent’anni di distanza dalla terza pellicola, dopo averlo rimandato per molto tempo, Spielberg decide di riesumare il suo personaggio più famoso. Nonostante l’età non consenta più a Ford un certo tipo di azione “assoluta”, rivedere in scena Indy è un piacere. Grazie anche ad alcuni rimandi ai film precedenti, questa nuova avventura ambientata in Sud America ha una forte componente nostalgica.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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