I FANTASTICI 4 | Omaggio al sex symbol Alain Delon per i suoi 87 anni

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire

L’8 novembre Alain Delon ha compiuto 87 anni. Considerato uno dei più grandi sex symbol della storia e uno dei più grandi attori francesi, è comparso al cinema l’ultima volta nel 2008 in “Asterix alle Olimpiadi” e nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene, a causa del suo stato di salute.

Nel corso della sua carriera ha interpretato centinaia di personaggi, spesso cupi, misteriosi e solitari, ricevendo numerosi riconoscimenti – il Premio César nel 1985, il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera alla Berlinale. Fondamentali per la sua carriera sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville.

Nel nostro appuntamento di oggi con la rubrica “I Fantastici 4”, dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo voluto omaggiare il grande Alain Delon attraverso quattro film della sua sconfinata filmografia da vedere o rivedere.

 

ROCCO E I SUOI FRATELLI

di Luchino Visconti. Con Claudia Cardinale, Alain Delon, Roger Hanin, Katina Paxinou, Annie Girardot, Renato Salvatori. Drammatico, 180’ – Italia, 1960

La famiglia Parondi – la madre Rosaria e i quattro figli – si trasferisce a Milano dalla Basilicata in cerca di fortuna, ma vive comunque in misere condizioni. Rocco (Delon), che sogna di tornare al paese, cerca fortuna nella boxe. Il fratello Simone, invece, si innamora di Nadia, una giovane prostituta… L’incontro con Visconti, che lo prenderà sotto la sua ala e diventerà uno dei suoi mentori, è una tappa fondamentale per la consacrazione internazionale di Delon. Il personaggio che interpreta in questo film, puro e tollerante, è molto lontano da quelli che diventeranno poi i suoi ruoli tipici. 

 

L’ECLISSE

di Michelangelo Antonioni. Con Monica Vitti, Francisco Rabal, Alain Delon, Louis Seigner, Lilla Brignone, Rossana Rory. Drammatico, 125’ – Italia, 1962

Vittoria (Vitti), dopo una delusione amorosa, incontra Piero (Delon), un agente di borsa cinico e disinvolto, e si lascia travolgere dalla passione. Quando però la madre perde molti soldi in borsa, a causa di un investimento sbagliato suggeritole proprio da Piero, sul rapporto cala un’ombra. Terzo capitolo della “trilogia esistenziale” o “dell’incomunicabilità” di Antonini, dopo “L’avventura” e “La notte”, “L’eclisse” è ambientata in una Roma notturna, spettrale e dai contorni quasi metafisici. Il film si è aggiudicato il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 1962.

 

IL GATTOPARDO

di Luchino Visconti. Con Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli. Drammatico, 205’ – Italia, 1963

Sicilia, 1860. Dopo lo sbarco di Garibaldi sull’isola, mentre nell’aria si respira aria di guerra, il principe Salina e la sua famiglia si trasferiscono nella residenza di campagna, a Donnafugata. Lì l’amato nipote Tancredi si innamora di Angelica, la figlia del sindaco. L’unione dei due giovani segnerà il passaggio di potere tra la nobiltà latifondista e la nuova borghesia mercantile. Pietra miliare del cinema degli anni ’60, questo kolossal a sfondo storico, vertice della filmografia di Luchino Visconti e basato sull’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, si aggiudicò la Palma d’Oro al Festival di Cannes 1963 e riportò uno strepitoso successo in tutta Europa.

 

FRANK COSTELLO FACCIA D’ANGELO

di Jean-Pierre Melville. Con Alain Delon, Nathalie Delon, François Périer, Cathy Rosier, Jacques Leroy, Michel Boisrond, Robert Favart. Poliziesco, 95’ – Francia, 1967

Il killer Frank Costello sfugge all’arresto grazie all’aiuto della sua amante. La sua vita, però, è doppiamente in pericolo essendo braccato non solo dalla polizia ma anche dai mandanti dell’omicidio che ha commesso. Per scampare ad un destino ormai segnato, Frank opta per una soluzione estrema. Il film inaugura il sodalizio fra Delon e uno dei maestri del cinema francese, Jean-Pierre Melville.

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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