I FANTASTICI 4 | Oscar come miglior film che dividono pubblico e critica

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

di Concetta Piro

 

Inutile negare l’evidenza: l’Oscar come Miglior film assegnato qualche giorno fa a “Green Book” di Peter Farrelly ha lasciato perplessi parecchi cinefili e la polemica per la decisione dell’Academy non sembra ancora volersi placare. ancora non sembra volersi placare.

La pellicola con protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali (premiato come Miglior attore non protagonista), per quanto piacevole, ha diviso critica e pubblico già all’uscita nelle sale. E ancora di più l’ha fatto la sua incoronazione come “migliore” del 2018.

Certo non è la prima volta che l’assegnazione dell’ambita statuetta come Miglior film dà il là a questo genere di polemica. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo fatto una valutazione al contrario, scegliendo quattro film che hanno portato a casa l’Oscar tra grandi perplessità…

 

A SPASSO CON DAISY

di Bruce Beresford. Con Jessica Tandy, Morgan Freeman, Vinnie Jones, Patti Lupone, Esther Rolle, Ray McKinnon. Commedia, 99′. USA 1989

Sapete quali erano gli altri candidati per la vittoria finale, agli Oscar 1990? “Il mio piede sinistro”, “L’attimo fuggente”, “L’uomo dei sogni” e “Nato il quattro di luglio”. Il motivo per cui la vittoria della pellicola di Beresford, con protagonista un uomo di colore che diventa amico di una vecchietta nonostante i pregiudizi e la differenza di classi sociali, fece discutere è principalmente questo.

 

SHAKESPEARE IN LOVE

di John Madden. Con Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow, Geoffrey Rush, Tom Wilkinson, Judi Dench, Colin Firth. Storico, 122′. USA 1998

Anche in questo caso, i concorrenti fanno la differenza. Quando sei in lizza con “La vita è bella”, “La sottile linea rossa”, “Salvate il soldato Ryan” ed “Elizabeth” e ti vedi consegnare l’Oscar, credo che anche se sei John Madden un attimo di perplessità sia lecita. Nonostante il dramma in costume con protagonisti Joseph Fiennes e Gwyneth Paltrow sia ancora oggi molto amato dal pubblico, la critica non lo ha mai considerato degno di grande considerazione.

 

CRASH – CONTATTO FISICO

di Paul Haggis. Con Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Jennifer Esposito, William Fichtner. Drammatico, 113′. USA, Germania 2004

Nonostante il titolo faccia pensare all’ennesimo film d’azione con la Bullock, il film di Paul Haggis si rifà ai lavori di Malik e Inarritu. Sarà per questo che quell’anno, nonostante la qualità della sceneggiatura nettamente inferiore rispetto ai modelli, e avversarsi del calibro di “I segreti di Brokeback Mountain”, “Good Night and Good Luck”, “Munich” e “Truman Capote: A sangue freddo”, portò a casa il premio. Ma “Crash” è ad oggi ricordato come il peggior film mai premiato come migliore.

 

THE HURT LOCKER

di Kathryn Bigelow. Con Jeremy Renner, Anthony Mackie, Guy Pearce, Ralph Fiennes, Brian Geraghty, David Morse. Drammatico, 131′. USA 2008

Sicuramente il film “meno peggio” tra quelli citati, anche se messo a confronto con alcuni dei suoi sfidanti di quell’anno – “Bastardi senza gloria” e “Up” su tutti – non brilla. La pellicola della Bigelow (premiata anche come miglior regista) racconta uno spaccato di attualità in modo convincente ma non indimenticabile.

 

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