“Il club delle lettere segrete”: un romanzo epistolare dal gusto rétro

Spunto originale e frizzante per quanto irreale nel libro di Ángeles Doñate edito da Feltrinelli

di Chiara Bonelli

 

Un paesino spagnolo, Porvenir, con un ufficio postale a rischio chiusura per mancanza di lettere. Sara, l’unica postina della zona, il cui destino sembra già segnato. Rosa, un’arzilla ottantenne, che per salvare l’amica da il là a una catena di missive.

Il romanzo “Il club delle lettere segrete” di Ángeles Doñate, edito da Feltrinelli, prende il là da uno spunto narrativo originale, anche se un po’ irreale, per raccontare tante storie differenti.

Ad accomunarle, le lettere, vere protagoniste del libro. Lettere che contengono confessioni, segreti, racconti d’amore. Lettere che coinvolgono una giovane poetessa decisa a fondare un book club nella biblioteca locale, una donna delle pulizie peruviana, una cuoca un po’ maldestra e tanti altri. Lettere che Sara consegna, senza sapere che in realtà tutte sono per lei.

La scelta dell’autrice di ridare lustro al romanzo epistolare e a questa forma antica di comunicazione – in un mondo dominato da sms, mail, whatsapp e chi più ne ha più ne metta – fa sorridere. Però piace, anche per il suo sapore un po’ rétro.

Perché come si legge in un passaggio: “Nelle lettere le persone mostrano la quotidianità della propria anima. Il loro vivere giorno per giorno, ogni preoccupazione. Il loro vero volto”. E allora, vale davvero la pena mettersi a nudo e scriverne.

 

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